F1 | Wolff e l’importanza dei simulatori: “Aiutano i giovani a migliorarsi”
Toto Wolff ha ribadito quanto i simulatori stiano aiutando i giovani a crescere
F1 Wolff – La Formula 1 moderna vive una trasformazione che la allontana dall’epoca in cui i campioni affinavano il proprio talento esclusivamente in pista. Oggi, il mondo virtuale è diventato una componente fondamentale, non più solo terreno di gioco, ma strumento di preparazione per le competizioni reali. Questo cambiamento ha reso sempre più labile il confine tra reale e digitale, inaugurando una nuova era nel Motorsport. Giovani promesse come Oliver Bearman e Franco Colapinto hanno dimostrato l’efficacia di questa metodologia, arrivando preparati nella massima categoria grazie a lunghe sessioni sui simulatori.
Wolff e l’importanza dei simulatori
Questi strumenti permettono agli esordienti di accumulare esperienza simulata che si traduce in maggiore competitività su pista, sottolineando l’importanza crescente della tecnologia nella formazione dei talenti. Il campione in carica Max Verstappen rappresenta un esempio emblematico di questa integrazione. La sua partecipazione a gare su piattaforme virtuali come iRacing, comprese competizioni di endurance durante i fine settimana di Imola e Budapest, dimostra come il digitale sia ormai parte integrante della routine di un pilota di vertice.
Non solo i corridori, ma anche le figure chiave dei team, riconoscono il valore del mondo simulato. Toto Wolff, team principal Mercedes, ha raccontato un episodio legato al figlio Jack, evidenziando come il digitale possa formare anche i più giovani: “Mio figlio, che ha un simulatore di kart, ha gareggiato virtualmente su una pista italiana senza mai averla provata nella realtà. Quando è entrato in pista per la prima volta, è stato subito il più veloce. La grafica è ormai così avanzata che i giovani non percepiscono più una netta differenza tra reale e virtuale”.
Tradizione e innovazione
L’austriaco ha inoltre sottolineato i benefici di questo tipo di allenamento: “È un metodo che dovrebbe essere adottato da tutti i piloti. Certo, i più anziani potrebbero trovarlo difficile, ma per i giovani è naturale”. Il Motorsport di oggi è una sintesi di innovazione e tradizione, con il digitale che continua a ridefinire i confini della competizione, ponendo le basi per il futuro della Formula 1.
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