F1 | Verstappen e la convivenza con Ricciardo: “Il compagno di squadra più forte che abbia mai avuto”

Max Verstappen ricorda la sfida con Daniel Ricciardo ai tempi della Red Bull

F1 | Verstappen e la convivenza con Ricciardo: “Il compagno di squadra più forte che abbia mai avuto”

Superata la soglia dei 27 anni, conditi da molteplici vittorie e da quattro titoli mondiali, Max Verstappen è considerato da tutti come la livella prestazionale presente attualmente sullo schieramento di partenza. Entrato in Formula 1 a soli 17 anni, nell’ormai lontano 2015, l’olandese ha accumulato un decennio di competizioni ai massimi livelli e, salvo cambi di rotta (che non vanno comunque esclusi nel breve periodo), il suo futuro nel Circus sembra ancora lungo.

Verstappen ricorda la sfida con Ricciardo

Durante questa prima fase di carriera, l’alfiere della Red Bull ha spesso messo in ombra i compagni di squadra, lasciando il segno con prestazioni superiori rispetto a piloti come Alexander Albon, Pierre Gasly e Sergio Perez. Solo due colleghi hanno saputo tenergli testa: Carlos Sainz, ai tempi della Toro Rosso, e Daniel Ricciardo, suo primo partner in Red Bull. L’australiano, in particolare, è stato l’unico a superarlo in classifica generale durante un’intera stagione con la stessa vettura, nel 2017.

Ricciardo si è rivelato una figura chiave nella crescita del campione olandese. Lo stesso Verstappen, in un’intervista rilasciata al quotidiano Blick, ha riconosciuto l’importanza di quella sfida interna: “Sicuramente Daniel è stato il compagno di squadra più forte. Ho imparato molto da lui, assorbendo lezioni che fanno parte del mio bagaglio”.

Il confronto con i compagno di squadra in Red Bull

Parlando della separazione da Perez, avvenuta di recente, il tre volte iridato ha espresso parole di stima per il messicano: “È un peccato, perché siamo stati una buona squadra per quattro anni. Sergio è sempre stato leale, ed è una qualità che rispetto molto”. Infine, riguardo a Liam Lawson, candidato al sedile lasciato libero, il Campione del Mondo in carica ha mostrato un approccio pragmatico: “Se riusciamo a riportare la macchina davanti, il nome dell’altro pilota non avrà importanza”.

Con una carriera già ricca di trionfi e confronti serrati, il leader della Red Bull ha saputo trasformare ogni competizione interna in un’opportunità per crescere. L’esperienza accumulata con compagni di alto livello ha contribuito a renderlo un punto di riferimento indiscusso nella massima categoria dell’automobilismo.

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