F1 | Troppa retorica, Ferrari a Monza corre per il podio
Visto l’andazzo, di blu colorato, questa Monza con la Rossa macchiata di “giallo Modena” va rivista e reinterpretata in “la” minore, abbassando sensibilmente aspettative che invece, tornando a qualche mese fa, sarebbero state altissime.
Di buono c’è che Charles Leclerc ha un diritto di prelazione sulla pole position, dovrà soltanto guidare pulito tenendosi lontano dai guai e tenendo lontano Russell, la minaccia più concreta. Al resto penseranno le penalità in griglia a Verstappen, Perez, Hamilton e al team mate Sainz (che darà la scia al predestinato in qualifica).
Di negativo c’è che la F1-75 è un’arma assai efficace sullo sparo secco, ma non (più) a lunga gittata. Nessun particolare problema negli sviluppi e nel nuovo fondo – questo emergerebbe dalle prove brianzole – ma la Red Bull ha semplicemente, inesorabilmente, un altro ritmo.
Verstappen lo sa benissimo, non a caso sfoggia un sorriso sornione, e si è professato confidente e per nulla preoccupato dalla Ferrari, con un laconico e tranciante “Loro sono veloci, ma noi siamo i migliori”.
Ecco perché, mettendo da parte la retorica dell’appuntamento di casa, della spinta e del calore del pubblico e robe così che non regalano decimi di secondo, lo stato dell’arte recita più o meno così: Red Bull è favorita per una passeggiata trionfale, e la Ferrari dovrebbe accogliere un eventuale podio come un buon risultato.
In Ungheria, a Spa e a Zandvoort la Mercedes è stata più forte sul passo gara. Perez potrebbe risalire e dare spettacolo dal fondo con un motore fresco, Leclerc (e Sainz qualora tornasse della partita) dovranno dare fondo a tutta la loro maestria per portare la Rossa sul podio nel GP di casa. Il rischio è assistere ad una rimonta di Perez e al Russell di turno che beffa il Cavallino.
Per questo Leclerc non dovrà scomporsi se e quando Verstappen se ne andrà, un po’ come a Spa, restando concentrato sulla propria gara.
Sognare resta lecito. Ma raccontare la realtà è doveroso. Senza alimentare false speranze propedeutiche a cocenti delusioni, soltanto perché si corre a Monza. I discorsi ambientali, lo stadio caldo, ben possono adattarsi al calcio o ad altri sport; meno quando a farla da padrone è il cronometro.
L’obiettivo del Cavallino è confermarsi sul podio, risultato già sudato a Spa e in Olanda. A patto di gestire le gomme più dure sulla distanza, di fare strategie adeguate e di tenere a bada la Mercedes.
Antonino Rendina
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