F1 | Toro Rosso, Kvyat: “L’Hungaroring mi piace perché è interessante e inusuale”

Albon: "La qualifica sarà molto importante"

Kvyat e Albon carichi per il fine settimana all'Hungaroring
F1 | Toro Rosso, Kvyat: “L’Hungaroring mi piace perché è interessante e inusuale”

Massima concentrazione in casa Toro Rosso per il prossimo Gran Premio d’Ungheria, dodicesimo appuntamento di questo mondiale 2019 di Formula 1. Dopo l’incredibile podio conquistato da Daniil Kvyat in Germania, infatti, la Scuderia faentina è pronta a riproporsi in Ungheria, ben conscia che ripetere il risultato dell’Hockenheimring sarà praticamente impossibile.

L’obiettivo concreto per il fine settimana, quindi, sarà quello di battagliare per un piazzamento all’interno della top ten, magari con entrambe le monoposto, così da conquistare altri punti importanti in ottica costruttori.

“L’Hungaroring è un circuito difficile, uno di quelli vecchia scuola, fisicamente impegnativo e senza rettilinei nei quali respirare un po’”, ha affermato Alex Albon. “Qui ho avuto fortune alterne in passato: le gare migliori sono state quelle che ho vinto, ossia la sprint race della GP3 del 2016 e quella della F2 lo scorso anno. Correre su questa pista può essere frustrante se si rimane bloccati nel traffico, perché è complicato fare dei sorpassi. Dunque, sarà un fine settimana in cui dovremo dare maggior importanza alle qualifiche”.

“Fare bene il sabato sarà il nostro primo obiettivo”, ha proseguito il thailandese. “Storicamente, il circuito d’Ungheria si è ben adattato alla vettura della Toro Rosso: è una delle cose positive a cui pensare mentre si avvicina il weekend, penso che potremmo fare bene anche quest’anno. Dopo l’ottimo risultato del team in Germania, la scorsa settimana, non vedo l’ora di tornare in pista. Chiudere sesto è stato fantastico, è il mio miglior risultato finora, anche se la posta in gioco era ancora più alta!”

“Budapest è un posto bellissimo e sono riuscito a passare un giorno lì come turista. I fan sono fantastici, grandi appassionati ed entusiasti. Dopo questa gara avremo una pausa e penso che me la godrò. Sarà tempo di riflettere sulla prima parte della mia stagione in F1 e concentrarmi sul resto dell’anno. Mi sento come se stessi cavalcando un’onda inarrestabile, quindi sarà bello potersi rilassare un po’”, ha concluso.

Qui invece le valutazioni di Daniil Kvyat: “La scorsa gara in Germania è stata incredibile e mi ha riportato sul podio dopo tre anni. È stato speciale perché fino a domenica non avevamo vissuto un buon fine settimana, non ci eravamo qualificati bene e tutto lasciava pensare a una corsa dura. Invece, penso di aver condotto una grande gara in condizioni mutevoli e, insieme al team, aver fatto delle buone scelte strategiche che ci hanno consento di sfruttare ogni occasione. Essere sul podio lo stesso weekend in cui è nata mia figlia è una sensazione surreale”.

“Arriveremo mercoledì in Ungheria per l’ultimo weekend di gara prima della pausa estiva”, ha proseguito il russo, protagonista assoluto nella domenica dell’Hockenheimring. “L’Hungaroring mi piace perché è interessante e inusuale, con molte curve lente che gli valgono l’appellativo di Monaco senza le barriere. Ma in realtà ha anche curve veloci, quindi considerarlo un circuito lento non è del tutto corretto. L’Hungaroring è anche il circuito sul quale ho ottenuto il mio miglior risultato di sempre in Formula 1, era il 2015 e sono arrivato secondo: sembra passato davvero molto tempo.

“In passato, questa è stata una pista favorevole alla Toro Rosso, quindi la chiave per vivere un altro buon fine settimana sarà trovare un buon bilanciamento”, ha proseguito. “È piacevole correre su questa pista, ma durante la gara può essere dura se si rimane bloccati dietro a macchine più lente, poiché è molto difficile sorpassare e potrebbe essere necessario un cambio di strategia. Quindi, si tenta di fare bene al sabato e gestire la domenica. Ma raramente le cose vanno secondo i piani e quindi bisogna essere molto flessibili”.

“Luglio è il periodo più caldo dell’anno in Ungheria e fa caldissimo all’interno dell’abitacolo, quindi fisicamente sarà davvero impegnativo, soprattutto perché non ci sono rettilinei e quindi non ci si può mai ‘rilassare’ un attimo. Dopo questa gara, avremo la pausa estiva e sarà bello riposarsi un po’ e ricaricare le batterie, ma so già che dopo una settimana avrò di nuovo voglia di tornare a correre”, ha concluso.

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