F1 | Sul nuovo Vettel aleggiano vecchi fantasmi, il tedesco deve dare risposte
Pare che il quattro volte campione del mondo abbia perso certezze
Inutile girarci intorno. L’inizio dell’avventura professionale di Sebastian Vettel con l’Aston Martin è stato molto al di sotto delle aspettative. Con una nuova monoposto e rinvigorito da nuovi stimoli, ci si aspettava un Seb differente rispetto a quello visto negli ultimi anni in Ferrari. Invece il tedesco, nel primo appuntamento stagionale corso a Sakhir domenica scorsa, è apparso come la fotocopia di quello vestito di rosso.
Su Vettel, giusto dirlo, ci sono delle attenuanti. Il neo alfiere della scuderia di Silverstone ha iniziato questa stagione in salita già dai test invernali, dove è stato costretto a girare molto poco avendo tra l’altro a disposizione solamente una giornata e mezza di azione in pista. Un handicap non di poco conto che di fatto ha rallentato il suo processo di feeling con la AMR21. Se nelle qualifiche è stato condizionato dalle doppie bandiere gialle, e successiva (ed eccessiva) penalizzazione che lo ha costretto a partire dal fondo, in gara ci si aspettava di più da un pilota del suo calibro.
L’incidente che lo ha visto protagonista con l’Alpine di Esteban Ocon, che ha ricordato quello di Silverstone 2019 con la Red Bull di Max Verstappen, è stato il culmine di un GP dove comunque il tedesco ha fatto il suo fino a quel momento (strategia Aston Martin rivedibile…) ma sulla quale pesa appunto questo errore. Un errore non da un quattro volte campione del mondo com’è appunto Vettel.
A preoccupare però sono le parole rilasciate dallo stesso Seb, riportate in questi giorni dai principali media (“Non mi sento a casa in macchina”). Sembra che Vettel abbia delle difficoltà croniche nel riuscire a tenere in pista queste monoposto che, anno dopo anno, hanno sempre meno carico aerodinamico. Una vera e propria antitesi rispetto allo stato di guida del tedesco che predilige da sempre una vettura molto stabile soprattutto al posteriore.
Pare, almeno dall’esterno, che Vettel abbia perso certezze. Ed è un vero peccato visto che stiamo parlando di uno dei piloti più vincenti della storia del Circus, nonché del secondo con più successi in attività alle spalle di Lewis Hamilton. La nuova sfida in verde deve (dovrebbe?) rappresentare il riscatto per Vettel, andando così a ripagare una casa come Aston Martin che ha deciso di puntare su di lui anche per fare quel definito salto di qualità entro il prossimo quinquennio che possa permettere al marchio di 007 di ambire ad obiettivi importanti.
Ecco perché Vettel è chiamato a dare risposte. La prossima gara, in programma ad Imola il 18 aprile, diventa già un banco di prova importante da non fallire. Sebastian può farcela ad invertire la rotta, ma deve dare segnali concreti di ripresa. La Formula Uno viaggia veloce e non attenderà a lungo uno dei protagonisti recenti della propria storia.
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