F1 | Steiner tra passato e futuro: “L’addio una liberazione e non nutro nessun rancore verso la Haas”

Guenther Steiner e i retroscena legati al burrascoso addio alla Haas che si è concretizzato lo scorso inverno

F1 | Steiner tra passato e futuro: “L’addio una liberazione e non nutro nessun rancore verso la Haas”

F1 Steiner Haas – Guenther Steiner ha dichiarato di non provare risentimento per il suo addio alla Haas, dopo anni di difficoltà. L’ex team principal, oggi autore e personaggio televisivo, ha recentemente raccontato la sua esperienza in Formula 1, spiegando perché non sente la mancanza del suo ruolo.

Nel suo secondo libro, Unfiltered, Steiner esplora le sfide e le frustrazioni vissute alla guida della scuderia americana. Diventato popolare grazie alla serie Drive to Survive, Steiner ha riflettuto sul suo percorso con il team statunitense, sottolineando come la passione per il lavoro non sia mai venuta meno. Tuttavia, a un certo punto si è sentito impotente: “Quando sai di avere la passione e le competenze, ma ti rendi conto che non puoi fare ciò che serve, è come avere un braccio legato dietro la schiena. A quel punto, la passione svanisce”.

Steiner e i retroscena sull’addio alla Haas

Secondo l’altoatesino, la Haas ha preso decisioni errate, soprattutto negli ultimi anni. Ha parlato apertamente della frustrazione provata nel vedere la squadra ridurre le risorse a disposizione e non cogliere le opportunità offerte da situazioni come la pandemia di COVID-19, a differenza di altre scuderie che sono riuscite a reinventarsi. Nel suo libro, disponibile in libreria da oggi, Steiner racconta anche di aver percepito il rischio di una possibile chiusura del team da parte di Gene Haas. Più volte ha tentato di convincerlo a continuare, arrivando persino a trovare un’offerta d’investimento per mantenere in vita la squadra. Tuttavia, il patron della scuderia ha rifiutato, motivato da una questione di ego: “Pensa che o si fa come dice lui, o niente.”

Il sollievo del licenziamento

Quando la sua uscita dalla squadra è stata confermata, Steiner ha provato un misto di sollievo e orgoglio per il lavoro svolto dal 2015 al 2024. “Mi sono sentito libero. Non avevo più quel blocco. Non molti possono dire di aver fatto ciò che ho fatto io. Sono fiero e non mi sento ferito perché la mia vita va avanti. Non ho fatto nulla di sbagliato. Non ho rubato soldi, non ho danneggiato nessuno. La gente mi rispetta ancora, anche in Formula 1. Sono felice, non ho rimpianti, assolutamente no.”

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