F1 | Sato lancia l’allarme: “Il Giappone ha bisogno di un pilota nipponico in Formula 1”

Su Yamamoto ha aggiunto: "Ha fatto un buon lavoro"

Sato ha parlato dell'attenzione dei giapponesi verso la Formula 1, sottolineando come l'assenza di un nipponico al volante stia cominciando a pesare
F1 | Sato lancia l’allarme: “Il Giappone ha bisogno di un pilota nipponico in Formula 1”

I fan giapponesi fremono dalla voglia di ammirare nuovamente un pilota nipponico in Formula 1. In un’intervista rilasciata alle colonne di Auto Hebdo, infatti, Takuma Sato ha parlato dell’attenzione del Giappone verso la Formula 1, sottolineando come l’interesse sia man mano calato nel corso delle ultime stagioni, soprattutto da quando Kamui Kobayashi non è riuscito a trovare nuovamente un sedile in F1 dopo l’esperienza disastrosa con la Caterham.

L’obiettivo del movimento, quindi, deve essere quello di promuovere e supportare un giapponese verso la Formula 1, magari in un top team, così da riaccendere l’enorme entusiasmo che da sempre contraddistingue il tifo nel paese del Sol Levante. L’ultima pilota giapponese a salire su una Formula 1, ricordiamo, è stato Naoki Yamamato, il quale ha effettuato la prima sessione di libere a Suzuka con i colori della Scuderia Toro Rosso.

“La F1 sta andando bene in Giappone, anche se non è la solita follia a cui eravamo abituati”, ha detto il 42enne alla stampa francese. “Le recenti performance di Honda stanno aiutando, ma non credo sia questo il problema. I fan vogliono qualcosa di diverso rispetto a quanto successo negli anni ’80 e 2000 e l’unica vera soluzione è vedere un giapponese combattere per il podio. Sono cinque anni che questa gente aspetta un successore di Kamui Kobayashi”.

Sul lavoro svolto da Yamamoto in Toro Rosso ha aggiunto: “Ha fatto un ottimo lavoro nelle libere date le circostante, visto che non è mai semplice salire a bordo di una Formula 1. C’è molto talento in Giappone, ma la vera sfida è quella di mettere insieme tutti i pezzi del puzzle. La Super Formula è per certi versi simile alla Formula 1, ragion per cui penso che prima o poi un giapponese riuscirà a tornare a bordo di una vettura di F1”.

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