F1 | Red Bull senza Horner, ma con Verstappen: la sfida del 2026 tra nuovo motore e futuro incerto

Max Verstappen e il futuro della Red Bull con il nuovo motore sviluppato con Ford

F1 | Red Bull senza Horner, ma con Verstappen: la sfida del 2026 tra nuovo motore e futuro incerto

F1 Red Bull – Il licenziamento di Christian Horner ha chiuso un capitolo fondamentale nella storia della Red Bull, capace di conquistare 14 titoli mondiali sotto la guida del manager britannico. Ma, se sul fronte dirigenziale il terremoto è stato inevitabile, il futuro in pista appare più stabile: Max Verstappen resterà infatti al volante anche nel 2026, stagione che segnerà il debutto della power unit realizzata internamente a Milton Keynes. L’operazione rappresenta una sfida colossale: la nuova divisione motori, nata dalla collaborazione con Ford, dovrà confrontarsi con costruttori di grande tradizione ed esperienza, a partire da Mercedes e Ferrari. Il rischio è di rivivere uno scenario simile al 2014, quando la Casa di Stoccarda fece il vuoto grazie a una superiorità stimata tra i 50 e i 70 cavalli.

Marko: “Con Max puntiamo di nuovo al vertice”

Nonostante le incognite, Helmut Marko mantiene un cauto ottimismo. Intervistato dal Krone, il consigliere austriaco ha sottolineato l’importanza di costruire una monoposto competitiva non solo per il presente, ma anche per blindare il futuro del campione olandese:
“Contiamo sul fatto di essere di nuovo in testa con Max nella prossima stagione, così non sentiremo più parlare delle sue clausole. I valori che riscontriamo attualmente sono promettenti e manca ancora molto tempo ai test”. Secondo Marko, la bontà del progetto dipenderà dall’equilibrio tra quattro fattori: motore a combustione interna, batteria, carburante e alimentazione. Una combinazione che, se ben sviluppata, potrebbe permettere a Red Bull di restare al vertice anche nella nuova era tecnica.

Il dopo-Newey e la sfida tecnica

Sul fronte progettuale, il compito di guidare la transizione spetta a Pierre Waché, chiamato a dimostrare che il team può restare competitivo anche senza l’apporto di Adrian Newey, il genio che ha plasmato i successi più recenti. Dopo un anno e mezzo di risultati altalenanti, la Red Bull ha l’obbligo di ritrovare la strada giusta per garantire a Verstappen una monoposto all’altezza delle sue ambizioni. La stagione 2026 si profila dunque come un banco di prova decisivo: tra incertezze regolamentari, una rivoluzione tecnica senza precedenti e un pilota simbolo da trattenere, la Red Bull si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia.

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