F1 | Red Bull, Perez spiega le difficoltà patite in questa stagione
"In Ungheria e Belgio siamo stati bravi a salire sul podio, speriamo di poter mantenere questo slancio", ha riferito il messicano
Il 2023 che sta vivendo Sergio Perez è a dir poco altalenante. Il messicano non è riuscito a reggere il passo del compagno di squadra Max Verstappen che sta letteralmente dominando la scena alla guida della Red Bull RB19. Eppure Checo aveva iniziato nel migliore dei modi il campionato, avendo ottenuto due vittorie nelle prime quattro gare, ma poi si è perso a causa di vari errori che ne hanno condizionato il rendimento. Oggi il messicano è secondo nel Mondiale piloti, ma con 138 punti di ritardo da Verstappen.
Perez, arrivato in Red Bull nel 2021 dove ha preso il posto di Alexander Albon, ha discusso dei campionati finora vissuti a Milton Keynes sottolineando le diversità rispetto alle precedenti esperienze.
“Ci sono molte cose che sono così diverse – ha spiegato Perez, intervistato da Sky Sports UK – Il modo in cui ti prendi cura degli pneumatici, ad esempio, è una delle cose più importanti. Il modo in cui guidi è completamente diverso. Sei in grado di fare cose che con una Force India non puoi fare o non puoi nemmeno pensare di fare. Per un pilota è davvero difficile adattarsi alla vettura invece che a tutto ciò che avviene in modo naturale”.
Perez, continuando con la propria analisi, ha aggiunto: “Nelle ultime gare ero qualche passo indietro e pensavo sempre a come avrei dovuto guidare la macchina. A volte il modo in cui è stata sviluppata la macchina non mi soddisfa molto, quindi devo lavorare di più per riuscirci. In Ungheria e Belgio siamo stati bravi a salire sul podio. Speriamo di poter mantenere questo slancio, perché alla fine abbiamo una grande macchina”.
Parlando poi della pressione rispetto alle precedenti stagioni, avendo tra l’altro vinto due gare ad inizio stagione, Perez ha detto: “Questa volta è stato diverso ovviamente perché abbiamo iniziato l’anno molto bene, quindi pensi di essere un contendete al titolo avendo ottenuto due volte il gradino più alto del podio. Poi all’improvviso pensi: ‘Ah, questo fine settimana non sembra come quello precedente’, quindi perdi fiducia perché non sei completamente sicuro della macchina. In F1 se non hai piena confidenza con una macchina a 250 km/h in curva, allora sorgono più dubbi, ed è quello che è realmente successo in quei momenti. Sarebbe facile sedersi e dire: ‘È troppo difficile per me’, ma alla fine devi solo andare avanti. Come ho detto, non vedo l’ora di continuare questo slancio con la squadra”.
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