F1 | Red Bull, Perez penalizzato nel dopo gara per un contatto con Albon

Cinque secondi e un punto di penalità per il messicano, che mantiene comunque l'ottava posizione

F1 | Red Bull, Perez penalizzato nel dopo gara per un contatto con Albon

Sergio Perez ha fatto quello che poteva, a Singapore. Scattato dalla tredicesima posizione, Checo è riuscito a risalire fino alla zona punti, in particolare fino all’ottava posizione,  seguendo una strategia gemella a quella del compagno di squadra Max Verstappen. I due tori sono gli unici a montare gomma hard al via, tentando di allungare lo stint e recuperare posizioni in pista. Il muretto del team austriaco resta fedele alla strategia anche durante il regime di Safety Car, al ventesimo giro: Perez sale così in quarta posizione, ma gli avversari hanno gomma più fresca e lentamente il messicano perde posizioni, scivolando nuovamente fuori dalla zona punti. Le gomme hard reggono fino al quarantesimo giro, quando Perez rientra ai box per montare la gialla. Checo riesce così a recuperare posizioni, guadagnandosi qualche investigazione con Albon: prima il thailandese lo sorpassa in regime di VSC, poi è Perez a causare un testacoda di Albon. Entrambi gli incidenti sono stati esaminati dopo la gara: per quest’ultima infrazione, Perez si guadagna una penalità di cinque secondi e un punto, mantenendo comunque l’ottava posizione.  Col senno di poi non si poteva fare di più: la Red Bull ci ha abituato a grandi performance e rimonte, ma stavolta i dati non mentivano e la RB19 ha davvero fatto fatica nelle strade di Singapore. Più di così non si poteva fare.

“Non è stata una grande giornata per noi, ce lo aspettavamo: siamo stati in difficoltà per tutta la gara e niente sembrava funzionare – ha ammesso Checo – la Safety Car è arrivata al momento sbagliato e lo stesso è accaduto con la Virtual, non era la nostra giornata. Alla fine eravamo su una strategia diversa dal resto del gruppo, non potevamo fare di più. Ci sono tante cose su cui investigare e capire. Credo che i problemi fossero più che altro legati al circuito e dovremmo tornare ad essere noi stessi il prossimo weekend, ora andiamo avanti e pensiamo al Giappone”.

 

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