F1 | Red Bull, Horner: “La monoposto si sta comportando come ci aspettavamo”

"Finora il feedback è stato buono. L'inizio è incoraggiante", ha detto il TP di Milton Keynes

F1 | Red Bull, Horner: “La monoposto si sta comportando come ci aspettavamo”

La prima sessione di test pre-stagionali, che si è conclusa nella giornata di ieri sul tracciato catalano del Montmelò, è stata la prima uscita pubblica dove la Red Bull ha mostrato sulla RB18 l’1 sulla vettura di Max Verstappen. Un numero, quello che indica il campione del mondo, che la scuderia di Milton Keynes vorrebbe continuare a conservare come ha sottolineato Chris Horner.

Il team principal della Red Bull ha infatti indicato come la squadra lavori con l’obiettivo di confermarsi lì davanti. Per farlo servirà una monoposto competitiva per la vittoria e a tal proposito Horner ha discusso della sensazioni (positive) date dalla vettura nei primi chilometri percorsi in questo 2022.

Attaccare quel numero 1 sulla macchina dopo tutta la sofferenza che abbiamo passato l’anno scorso, la lotta che c’è stata nel 2021, e ora la lotta è assicurarci di mantenerlo sulla macchina – ha dichiarato Horner, citato da Formula1.com – Rende tutti eccitati all’interno della squadra. Dà uno slancio ai passi di tutti e dà anche fiducia alle persone, una cosa importante in qualsiasi sport che non è avere arroganza ma fiducia, e passa attraverso l’organizzazione”.

Horner poi ha parlato delle nuove monoposto, figlie delle modifiche regolamentari: “Sono molto, molto diverse, quindi è una sorta di processo di conoscenza. Finora il feedback è stato buono. Si sta comportando come ci aspettavamo e come previsto dai nostri strumenti. È stato un inizio incoraggiante”.

Le nuove regole dovrebbero portare delle battaglie più serrate in piste, ed è quello che vuole anche il TP di Milton Keynes: “È quello che tutti vogliono vedere. Vuoi vedere i migliori piloti del mondo, che combattono ruota a ruota, e penso che la Ferrari potrebbe essere lì quest’anno, la McLaren  sembra forte. Potremmo avere alcuni candidati, senza dimenticare George Russell”.

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