F1 | Pochi giorni ai test, chilometri e affidabilità le chiavi per valutare la nuova Ferrari
Le prove di Sakhir saranno importanti per delineare la stagione della Rossa che dovrebbe essere all'insegna del riscatto
Tra una settimana saremo qui a discutere dei primi, primissimi, riscontri che la Formula Uno ci fornirà dopo la prima (e purtroppo unica) tre giorni di test pre-stagionali che si svolgerà in Bahrain sul tracciato di Sakhir dal 12 al 14 marzo. Tra le scuderie che verranno guardate con occhi particolari c’è senza ombra di dubbio la Ferrari.
La scuderia del Cavallino, dopo la presentazione della squadra avvenuta lo scorso 26 febbraio, sarà l’ultima in ordine cronologico a togliere i veli alla nuova monoposto: la SF21. Mercoledì 10 marzo Maranello mostrerà infatti la vettura che dovrebbe, il condizionale è più che mai d’obbligo in questi casi, essere l’arma del riscatto dopo un difficilissimo 2020 chiuso solamente al sesto posto nei costruttori. Un’onta, a livello di risultati sportivi, che la Ferrari non subiva dal lontano 1980 e che fa capire la gravità del fallimento che purtroppo si è celebrato in pista.
Nella strada della risalita verso i piani più nobili della classifica la Ferrari si gioca due carte importantissime: motore e posteriore rivisto, quest’ultimo favorito da due gettoni di sviluppo che la squadra ha deciso di spendere proprio in un’area nevralgica della vettura che ha dato non pochi grattacapi nelle ultime stagioni.
Sarà importante capire come la power unit nuova di zecca, che chiaramente non avrà nulla a che fare con quella azzoppata di cavalleria del 2020, riuscirà ad integrarsi con il resto della vettura che sarà stata rivista anche a livello aerodinamico. Ecco perché saranno cruciali i test, soprattutto su una pista molto veloce come quella di Sakhir sulla quale a fine marzo si correrà anche la prima tappa del Mondiale, dove la SF21 dovrà percorrere quanto più chilometri possibili cercando così di raggiungere quell’affidabilità che in una lunga e logorante stagione come quella che inizierà a breve (ben 23 GP) sarà imprescindibile.
Come sempre nei test non bisognerà considerare in valore assoluto le prestazioni sul giro secco, un errore invece commesso a più riprese in passato, perché i tempi da campione d’inverno non riempiono la bacheca e non fanno vincere i titoli. La Ferrari dovrebbe saperlo molto bene.
Binotto & Co. hanno di fronte una sfida importante: ritrovare quella competitività persa e per farlo potranno contare su alcuni elementi completamente nuovi all’interno della vettura. Un equilibrio tecnico che si preannuncia più che mai fondamentale in una Formula Uno, come quella del 2021, dove gli accorgimenti e migliorie sulle vetture saranno pressoché ridotti al lumicino. In attesa del nuovo cambio regolamentare che dovrebbe portare maggior spettacolo e incertezza dal prossimo anno.
L’attesa è quasi terminata, la parola sta per passare alla pista che speriamo possa poter tornare a sorridere alla Ferrari. L’augurio è che il purgatorio, a cui è stata costretta la Rossa, sia solo un lontano ricordo.
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