F1 | Pirelli, Isola: “Le alte temperature in Ungheria mettono a dura prova piloti, vetture e pneumatici”
"Questa gara si gioca molto sulle strategie e sul degrado delle gomme", ha commentato il direttore Motorsport
Questo weekend il circus della Formula 1 arriva in Ungheria, dove si disputerà l’undicesima tappa del calendario 2023. Si corre all’Hungaroring e ci sarà una novità, ovvero l’Alternative Tyre Allocation (ATA) che prevede l’utilizzo di una mescola slick obbligatoria per ogni sessione di qualifica. In Q1 le squadre dovranno utilizzare la Hard, in Q2 la Medium e in Q3 la Soft. Nel caso di pioggia i team possono utilizzare la mescola che preferiscono. Per il Gran Premio d’Ungheria, sono state scelte le mescole più morbide: C3, C4 e C5.
“Il Gran Premio d’Ungheria è diventato un appuntamento classico della stagione estiva della Formula 1 e, come tale, vede grandi protagoniste le temperature dell’aria e dell’asfalto, solitamente molto elevate”, ha commentato Mario Isola, direttore Motorsport.
“Ciò mette a dura prova piloti, vetture e pneumatici, anche perché la natura tortuosa del tracciato non consente di poter tirare il fiato, a niente e a nessuno: c’è sono un rettilineo abbastanza lungo (quello dei box) che costituisce anche, nella staccata della prima curva a destra, l’unica, concreta possibilità di sorpasso. Poi ci sono una successione di altre tredici curve, sette a destra e sei a sinistra per un circuito che è secondo soltanto a quello di Monte-Carlo in termini di velocità media più bassa, tanto è vero che le monoposto di solito sono equipaggiate con un livello di carico aerodinamico analogo a quello della gara del Principato. Con tante curve lente da percorrere la trazione è uno dei fattori cruciali per un buon rendimento così come il rischio maggiore è il surriscaldamento dei pneumatici. Pur essendo un tracciato permanente, l’Hungaroring non è utilizzato molto spesso e le condizioni dell’asfalto migliorano in maniera considerevole durante il fine settimana man mano che la traiettoria ideale si gomma. Di solito, questa gara si gioca molto sulle strategie e sul degrado delle gomme. Quest’anno abbiamo scelto di portare un tris di mescole più morbido (C3, C4 e C5) rispetto al 2022 e sarà sperimentato per la prima volta un nuovo format di allocazione di gomme per le qualifiche ATA che prevede l’obbligo in caso di pista asciutta di utilizzo della Hard in Q1, la Medium in Q2 e la Soft in Q3. Entrambe queste novità possono, almeno sulla carta, offrire un ventaglio di opzioni più ampio proprio in termini di strategia. L’ATA consente inoltre di risparmiare due treni di gomme da asciutto rispetto al format tradizionale (undici invece di tredici) e sarà provato nuovamente in occasione del Gran Premio d’Italia a Monza: poi FIA, F1 e le squadre decideranno se, eventualmente, adottarlo per la prossima stagione”.
(Fonte: media Pirelli)
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