Formula 1 | Pirelli festeggia i 500 Gran Premi tra Zandvoort e Monza

Mescole di uno step più morbido per la gara olandese di quest'anno

Formula 1 | Pirelli festeggia i 500 Gran Premi tra Zandvoort e Monza

Il Gran Premio d’Olanda di Zandvoort segna un passaggio importante nella storia di Pirelli in Formula 1: sarà il cinquecentesimo evento ufficiale del mondiale a cui il marchio italiano prende parte. Una presenza iniziata nel 1950, in occasione della gara inaugurale di Silverstone, dove le Alfa Romeo di Giuseppe Farina, Luigi Fagioli e Reg Parnell salirono sul podio con pneumatici della casa milanese.

Da allora l’azienda ha vissuto tre fasi distinte: dal 1950 al 1958, dal 1981 al 1991 e dal 2011, anno in cui è stata nominata Global Tyre Partner del campionato. Con il Gran Premio olandese si aprono le celebrazioni che culmineranno la settimana successiva a Monza, dove Pirelli sarà Title Sponsor del Gran Premio d’Italia e parteciperà a una foto ufficiale insieme a FIA, Formula 1, piloti e team. A Zandvoort tutte le gomme slick e le monoposto porteranno il logo celebrativo dei 500 GP, presentato lo scorso febbraio a Londra durante le celebrazioni per i 75 anni del mondiale.

Le mescole per Zandvoort

Per la gara olandese, Pirelli ha scelto uno step più morbido rispetto al 2024: C2 come Hard, C3 come Medium e C4 come Soft. L’obiettivo è incentivare strategie a due soste, in alternativa a quella singola, favorita in passato anche dalle difficoltà di sorpasso sul tracciato olandese. A supporto di questa scelta, la FIA ha deciso di alzare il limite di velocità in pit-lane da 60 a 80 km/h, riducendo i tempi persi durante i cambi gomme. Le simulazioni delle squadre indicano ancora la sosta unica come più rapida, ma la nuova combinazione potrebbe rendere più interessanti le alternative strategiche.

Lo scorso anno, la maggior parte dei piloti ha puntato su una strategia a una sosta, passando alla Hard dopo il primo stint. Fecero eccezione i piloti Mercedes, che optarono per due soste, e alcuni come Tsunoda, Bottas e Zhou che utilizzarono tutte e tre le mescole. Il dato più rilevante fu lo stint di Nico Hulkenberg, capace di completare 57 giri con le Hard. Tra le statistiche, Oscar Piastri percorse 33 giri con le Medium, mentre Lewis Hamilton arrivò a 24 giri con le Soft, stabilendo il primato per quella mescola.

Il tracciato di Zandvoort misura 4,259 km e si snoda tra le dune del Mare del Nord, a pochi chilometri da Amsterdam. È composto da 14 curve, di cui due sopraelevate con pendenze superiori a quelle di Indianapolis: la curva 3 con 19 gradi e l’ultima con 18. Il circuito richiede un carico aerodinamico elevato, simile a quello di Budapest, mentre l’asfalto tende ad avere bassa aderenza a causa della sabbia portata dal vento. Le condizioni meteo, variabili per la vicinanza al mare, rendono la gestione delle gomme ancora più delicata.

Il concetto di densità energetica

Un aspetto centrale a Zandvoort è la densità energetica, ovvero la quantità di energia che gli pneumatici devono assorbire e dissipare. Più curve e meno rettilinei significano maggiore stress sulle gomme e un continuo accumulo di calore. La gestione di questo equilibrio è fondamentale per evitare fenomeni come graining e blistering e mantenere gli pneumatici nella finestra di utilizzo ideale.

Rispetto ad altre piste severe come Suzuka, Silverstone o Spa, Zandvoort si distingue per la densità energetica particolarmente alta, favorita dalla configurazione del tracciato breve e ricco di curve.

L’angolo delle statistiche

Quella del 2025 sarà la 35.ma edizione del Gran Premio d’Olanda valida per il mondiale, tutte disputate a Zandvoort. Il circuito è tornato in calendario nel 2021, dopo una lunga assenza iniziata nel 1985. Il record di vittorie appartiene a Jim Clark con quattro successi, seguito da Jackie Stewart, Niki Lauda e Max Verstappen con tre. L’olandese guida anche la classifica delle pole position, insieme a René Arnoux, mentre Clark e Lauda restano i più presenti sul podio (sei volte ciascuno).

Fra i team, la Ferrari è prima per vittorie (8) e piazzamenti a podio (26). La Lotus vanta sei vittorie e otto pole, mentre la McLaren ha ottenuto quattro successi, l’ultimo dei quali con Lando Norris.

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