F1 | Perez: “Gli atleti russi stanno pagando la guerra di Putin, non è corretto”
"Gli atleti non sono responsabili delle azioni intraprese dal Presidente russo in territorio ucraino", ha rivelato il messicano
In una chiacchierata concessa al quotidiano spagnolo Marca prima di volare in Bahrain, sede della prossima tre giorni di test pre-season, Sergio Perez è tornato a parlare della questione relativa agli atleti russi, sottolineando come la comunità internazionale stia “calcando” troppo la mano con le sanzioni verso gli sportivi.
Il messicano della Red Bull ha definito “non corretto” l’accanimento contro i personaggi “battenti” bandiera russa, precisando come quest’ultimi non dovrebbero pagare sulla propria pelle le scelte scellerate del Presidente russo, Vladimir Putin. Mazepin, ricordiamo, a causa di questa vicenda ha perso il proprio posto all’interno della Haas, mentre Daniil Kvyat, scegliendo di non firmare il “patto” di neutralità con la FIA, ha di fatto rinunciato al WEC e al proprio posto all’interno del team G-Drive.
“Non c’è alcun dubbio sul fatto che gli atleti russi e bielorussi stiano pagando la guerra intrapresa da Vladimir Putin”, ha affermato il messicano della Red Bull. “Non sono affatto d’accordo con questo e inoltre non lo ritengo corretto. Gli atleti non sono responsabili delle azioni intraprese dal Presidente russo in territorio ucraino. Credo che questo sia indubbio”.
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