F1 | Ora la Ferrari dia a Leclerc una monoposto degna del suo talento
Il rinnovo pluriennale del monegasco rappresenta una sfida per la squadra del Cavallino
Anche la Ferrari ha rotto gli indugi ufficializzando il rinnovo della sua prima punta Charles Leclerc. Il monegasco dunque, con il contratto fino a questo pomeriggio in scadenza al termine del 2024, ha deciso di prolungare il proprio rapporto professionale con il Cavallino per gli anni a venire. Un rinnovo pluriennale per Leclerc che così potrà continuare ad inseguire il proprio sogno: diventare campione del mondo con la tuta rossa della Ferrari.
Un sogno che ci si augura possa essere trasformato presto in realtà e non confinato alla sfera della mera utopia. Leclerc infatti ha da sempre sposato la causa di Maranello e l’attuale rinnovo è segno indiscusso della fede ferrarista che contraddistingue il ragazzo classe 1997, ma ora la palla passa (o meglio continuare ad essere tra i piedi) della Ferrari. Il Cavallino infatti dovrà progettare una monoposto che nel medio e lungo periodo possa permettere al proprio alfiere di dare la caccia a quel titolo piloti il cui digiuno oramai è prossimo alla maggiore età.
Difficilmente, se non impossibile, che la caccia alla Red Bull possa avvenire già nel 2024 dove molte scuderie (tra cui la stessa Ferrari) sono chiamate ad invertire la tendenza rispetto ad uno scialbo 2023 dove non sono riuscite ad arginare una supremazia a dir poco imbarazzante da parte di Milton Keynes. Come dimostrano le 21 vittorie in 22 appuntamenti del duo Verstappen-Perez, con la sola Ferrari – grazie a Carlos Sainz – che ha spezzato un anno a tinte blu nella notte di Singapore.
Frederic Vasseur ha annunciato, nel recente pranzo di Natale con la stampa specializzata, che la Ferrari 2024 sarà diversa al 95% rispetto alla SF-23. Se non è rivoluzione, termine che il manager francese ha preferito evitare di utilizzare, poco ci manca con la nuova Rossa che vedrà la luce ufficialmente il prossimo 13 febbraio dalle forme alquanto differenti dalla SF-23. Che sia rivoluzione o evoluzione poco importa, l’importante è che sia capace di lottare per il vertice.
Il rinnovo pluriennale di Leclerc è una sfida soprattutto per la Ferrari che ora dovrà fornire al proprio “capitano”, l’ufficialità del prolungamento di Charles rispetto a quello ancora mancante di Carlos Sainz è un chiaro segnale sull’indirizzo gerarchico preso all’interno della GeS, una monoposto degna del suo talento.
In questi anni Charles ci ha abituato a numeri di classe cristallina soprattutto sul giro secco, mostrando una particolare sensibilità in qualifica come dimostrano le 23 pole position al confronto delle sole cinque vittorie, ma sulla lunga distanza non ha potuto contrastare lo strapotere della Red Bull e del rivale Max Verstappen: per il monegasco è stato come lottare contro i mulini a vento (Don Chisciotte docet). Una semplice e pura illusione che si è tramutata in una deprimente realtà, alla quale il 16 non ha potuto opporre una serie e reale resistenza ma solo amara constatazione.
Il rischio che Leclerc resti un’eterna promessa c’è, il rischio esiste ed è purtroppo un aspetto tutt’altro che marginale. Tocca alla Ferrari fugare ogni dubbio e permettere che questa storia, come una fiaba che si rispetti, abbia un lieto fine.
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