F1 | Occhio alla Red Bull e a Verstappen, perché nessuno più ne parla?
Il campione del mondo questo inverno raramente è stato indicato come uno dei favoriti per il titolo

Favoriti per il titolo mondiale di F1 nel 2025? Lewis Hamilton, Charles Leclerc, Lando Norris, talvolta viene citato anche Oscar Piastri. Ferrari contro McLaren, così da decreto popolare, ma raramente si legge il nome di Max Verstappen. Ovvero il nome di colui che ha vinto il titolo per quattro anni consecutivi, dal 2021 al 2024, lasciando spesso e volentieri le briciole agli avversari.
Ma perché Verstappen e la Red Bull vengono attualmente snobbati, come mai il loro inverno è passato tanto in sordina? Come può la scuderia che vince ininterrottamente il titolo Piloti (quello più importante) dal 2021 non viene considerata come la principale pretendente al titolo? E’ certamente scattato una sorta di meccanismo mentale nell’opinione pubblica e negli addetti ai lavori, influenzati da fattori così tanto semplici da diventare per ciò stesso non attendibili. Equazioni elementari: Newey lascia la Red Bull, la Red Bull non sarà più competitiva. La Red Bull è calata tanto nel 2024, allora resterà indietro a Ferrari e McLaren.
Considerazioni per certi versi giuste, ma che rappresentano solo un lato della medaglia. Si potrebbe ad esempio obiettare che Max Verstappen per il suo livello di guida, per il talento e per l’ormai esperienza è un campione in grado di fare la differenza anche con una macchina inferiore, come dimostrato appunto nel 2024. Si potrebbe anche sottolineare come la Red Bull, che non è diventata tutto d’un botto squadra di rincitrulliti, abbia riavvolto il nastro e alla fine dello scorso campionato sia sovente tornata a brillare, basti citare l’impresa di Max in Brasile o la vittoria a Lusail in Qatar.
E in Red Bull lavorano ingegneri di alto profilo, tecnici che sanno progettare da anni auto vincenti. Da non sottovalutare nemmeno il mercato fatto da Milton Keynes, che ha investito molto (si parla di sessanta ingegneri) anche in ottica futura. Talvolta nella narrazione, un po’ romanzata, ci si innamora di una teoria, si crea un piccolo canovaccio che tutti poi sono portati a seguire.
Nel racconto della F1 di fine mondiale 2024 e invernale ci siamo tutti “affezionati” alla sfida Ferrari-McLaren, al Costruttori aperto fino all’ultimo GP, alla competitività della Rossa e ai lampi di Woking. Scegliendo di dimenticarci del pilota che si era nel frattempo laureato in tutta comodità campione del mondo, e commettendo l’errore di decidere – a priori e basandoci su prove meramente indiziarie – che la Red Bull nel 2025 dovrà per forza ridimensionarsi, e stare dietro ai due altri succitati top team. La F1 non è così scontata, e occhio a dare per finito chi la sta dominando ininterrottamente e senza rivali da un quadriennio.
Antonino Rendina
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