F1 | Nuova power unit Mercedes 2022, si cambia per rimanere al vertice
"Lavorato per elevare prestazioni, affidabilità ed efficienza", ha detto Thomas, a capo del progetto PU di Mercedes
Lo scorso venerdì la Mercedes ha presentato la W13, vettura con la quale Lewis Hamilton e George Russell affronteranno il mondiale 2022 di Formula 1. La nuova creatura nata a Brackley e Brixworth è già sotto la lente di ingrandimento per alcune soluzioni estreme. Altre sono sembrate più semplici del previsto, ma è chiaro che da qui alla prima gara in Bahrain cambieranno talmente tante cose un po’ su tutte le macchine che è veramente complicato fare dei pronostici. Restando sulla neonata della casa della Stella, diverse sono state le componenti cambiate nella power unit 2022 rispetto al passato, poiché Mercedes ha l’intenzione di essere la più forte visto il congelamento dei propulsori fino alla fine del 2025. Con una riprogettazione completa del telaio, la stretta collaborazione tra i due reparti di Brackley e l’HPP di Brixworth è stata fondamentale per sfruttare trovare la prestazione.
“Per il 2022 ci è concesso un ultimo aggiornamento delle prestazioni – ha detto Hywel Thomas, ingegnere capo della power unit Mercedes. Il tutto deve essere consegnato a inizio stagione, tranne l’ERS, quella componente può essere sviluppata fino ad agosto e prima dell’1 settembre dovremo consegnare la versione definitiva. E questo ricordiamo non riguarderà solo il 2022, ma tutto questo ciclo regolamentare fino alle nuove normative in vigore a partire dal 2026. Il progetto intrapreso per questa stagione era ampio, un aggiornamento in grado di elevare prestazioni, efficienza e affidabilità. Ci sono anche alcune misurazioni imposte dalla FIA, in particolare nel sistema ERS, che dovevamo seguire alla lettera. La squadra telaio ha lavorato in maniera diligente e rapida rispettando nell’ambito dei nuovi regolamenti in modo da capire dove poter trovare delle opportunità. Modifichiamo la power unit per permettere loro di sfruttare al meglio i regolamenti. Potremmo dover riorganizzare leggermente l’installazione o modificare il disegno del propulsore per avere una maggiore flessibilità in quelle aree sensibili al tempo sul giro”.
L’introduzione regolamentata del carburante E10 per il 2022, miscelando il 10% di etanolo con il 90% di combustibili fossili ha anche posto notevoli richieste al team di ingegneri di Brixworth, poiché la Formula 1 compie un passo importante verso il carburante sostenibile al 100% a partire dal 2026. Lavorando a stretto contatto con Petronas, il team ha testato più carburanti e tracciato più cicli di sviluppo con l’E10 rispetto agli anni precedenti. Poi c’è un telaio nuovo di zecca, che combinato con una power unit aggiornata e risistemata cambierà il comportamento dell’auto in pista. L’apprendimento e lo sviluppo durante la stagione saranno cruciali.
“Non va visto necessariamente come un cambiamento così grande – ha spiegato Thomas – ma è piuttosto significativo il modo in cui il carburante e la power unit interagiscono. La collaborazione con Petronas è stata fondamentale. I piloti vorranno che il motore faccia cose diverse in momenti diversi, in curva e potenzialmente anche da una curva all’altra. La quantità di tempo a tutto gas, il modo in cui i piloti si avvicinano ed escono dalle curve sarà diverso rispetto al passato, e questo avrà un effetto sul modo in cui raccogliamo energia. Nel corso dell’anno penso che lo sviluppo del pacchetto complessivo della vettura sarà molto grande, quindi il modo in cui la power unit si comporta a inizio stagione non sarà lo stesso per le gare finali. Dobbiamo adattarci però, visto il congelamento dei propulsori. Per tutti noi è stato bello vedere telaio e power unit insieme, e quindi scendere in pista per la prima volta. Ascoltare il motore, sedersi e riflettere su tutte le componenti in funzione tutte insieme, frutto di un grande lavoro di gruppo. E’ sempre bello mandare un messaggio alla fabbrica, dicendo che la vettura è scesa in pista senza problemi”.
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