F1 | Montezemolo: “Alonso? Resta uno dei migliori piloti, dispiace che non abbia vinto il titolo in Ferrari”

Il Gran Premio di Abu Dhabi, ventunesimo e ultimo appuntamento stagionale del Mondiale 2018 di Formula Uno, che si correrà domenica sul tracciato di Yas Marina, rappresenterà l’ultima apparizione di Fernando Alonso nel Circus.

In un’intervista rilasciata alla BBC, l’ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo ha parlato proprio dello spagnolo, che ha corso per la scuderia del Cavallino dal 2010 al 2014 , fornendo importanti retroscena.

“Dopo aver guidato la monoposto nel terzo giorno di test (disputati sulla pista di Jerez a fine gennaio 2014, ndr)  mi disse che non c’era potenza nel motore – sottolinea Montezemolo -. Capii che la stagione era già finita, in quanto era impossibile lavorarci a causa delle regole. Penso che quello sia stato il momento in cui Fernando ha detto: ‘Se continuo a rimanere in Ferrari non vincerò mai un campionato‘. È stato un momento scioccante”.

“La mia preoccupazione riguardava le conversazioni con Alonso – ha continuato Montezemolo -. Lo ricordavo sempre molto dubbioso, molto critico, una persona che non credeva davvero nella possibilità che la Ferrari potesse essere competitiva per il 2015. Fino a un certo punto ho fatto di tutto per convincerlo a rimanere e a motivarlo. Con lui non ho mai discusso di soldi prima che decidesse di andare via. Non abbiamo mai parlato di denaro e non ha lasciato la Ferrari per questo motivo. Non era più motivato e suo padre ha avuto una grande influenza sulla sua scelta”.

Nonostante il binomio Ferrari-Alonso non abbia portato nessun titolo, Montezemolo ha comunque rivolto parole importanti nei confronti del pilota spagnolo: “Resta uno dei migliori piloti, dispiace che questo binomio non abbia funzionato. Il team in quegli anni ha fatto comunque un lavoro fantastico anche se non avevamo la monoposto migliore. Nel 2010 e 2012 avremmo potuto vincere il Mondiale”.

Sul confronto Alonso-Schumacher: “Michael è stato sempre vicino alla squadra, Fernando invece era più concentrato su se stesso”.