F1 | Mercedes, Shovlin: “Il motore che ha fermato Hamilton nelle libere di Zandvoort era a fine ciclo”

L'ingegnere della squadra tedesca ha spiegato che quell'unità non sarebbe stata comunque utilizzata fino al resto della stagione, se non come scorta

F1 | Mercedes, Shovlin: “Il motore che ha fermato Hamilton nelle libere di Zandvoort era a fine ciclo”

Durante le prove libere del Gran Premio d’Olanda, un problema al sistema di lubrificazione aveva costretto Lewis Hamilton a parcheggiare la propria vettura e perdere gran parte della sessione pomeridiana del venerdì, così come tanti chilometri in macchina che avrebbe potuto fare la differenza su una pista completamente rinnovata come quella di Zandvoort. Un problema che aveva lanciato qualche preoccupazione in casa Mercedes, anche perché quello dell’inglese non era stato l’unico motore ad aver creato problemi in quella giornata, dato che anche l’unità di Sebastian Vettel era andata in fumo in mattinata, nonostante le prime analisi avessero indicato come gli inconvenienti tecnici riscontrati non fossero né riconducibili alla medesima causa né collegati alle caratteristiche uniche del tracciato.

Ad ogni modo, ciò aveva comunque spinto i motoristi Mercedes a prendere una decisione chiara sul comportamento da seguire nel resto del fine settimana, suggerendo ai propri clienti di montare le unità più fresche a disposizione, in modo da ridurre al minimo le chance che si presentassero altri problemi. Dopo il guasto che aveva costretto il campione britannico a parcheggiare la sua monoposto, erano sorti alcuni dubbi in merito alla possibilità che quella specifica unità potesse essere riutilizzata nel resto della stagione in altre sessioni di prove libere, in modo da facilitare la rotazione tra i tre motori a disposizione fino al resto della stagione. Seppur non sia ancora giunta una risposta definitiva, con la Power Unit che al momento si trova a Brixworth per ulteriori accertamenti da parte dei tecnici specializzati, Andrew Shovlin ha fornito qualche dettaglio in più a riguardo, spiegando che quell’ICE aveva concluso il suo ciclo di utilizzo e che non sarebbe stato nuovamente sfruttato se non come elemento di scorta, anche senza l’incoveniente di Zandvoort: “Non ci sono novità su quella Power Unit, che ora è a Brixworth dove verrà controllata. Fortunatamente, quella unità aveva finito il suo ciclo, non sarebbe stata più usata né in gara né in altre sessioni di prove libere da qui a fine stagione. Ma vogliamo comunque comprendere bene la situazione perché avrebbe potuto comunque essere un’unità di scorta. Stiamo attendendo il rapporto da parte di HPP [la divisione Mercedes che gestisce i motori]”, ha spiegato il Trackside Engineering Director della squadra anglo-tedesca.

Sulla vettura di Hamilton era stata montata la terza Power Unit in occasione del Gran Premio del Belgio, il quale si era poi concluso con soli tre giri percorsi dietro la Safety Car, dando così l’opportunità di risparmiare quasi trecento chilometri.

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