F1 | Mercedes, Shovlin: “Abbiamo capito subito che non c’era storia con la Red Bull”
Hamilton e Russell collaborano per far crescere l'auto, nessuna preoccupazione per la sfida interna
La cosa positiva è che Mercedes si è accorta subito di non poter essere della partita, di non essere all’altezza della Red Bull, e che quindi la W14 andava necessariamente ripensata. Da qui la decisione di attuare il famoso piano B, varando una direzione di sviluppi – che vedremo a Imola – che dovrebbero radicalmente cambiare volto ad una monoposto pronta ad abbracciare i concetti della concorrenza. Anche per questo James Allison è stato richiamato alla direzione tecnica al posto di Mike Elliott.
Andrew Shovlin, responsabile degli ingegneri di pista della scuderia anglo-tedesca, ha ammesso che già in Bahrein Mercedes ha capito di non poter contendere vittorie, e tanto più il mondiale, alla Red Bull. e che cambiare direzione di sviluppo è stata l’unica scelta possibile in ottica futura.
“Se ripenso ai testi n Bahrein, e poi al GP, è stato lì che ci siamo resi conto che non avevamo a disposizione un pacchetto competitivo, utile a lottare per vincere un campionato del mondo – le parole di Shovlin riportate da GPFans.com – Se avessimo continuato nella stessa direzione, insistendo su questi concetti, non ci saremmo mai sentiti in grado di poter sfidare la Red Bull. Dovevamo cambiare strada. Sappiamo di non avere la monoposto che desideriamo e anche i piloti sono impegnati per aiutarci a migliorare la situazione. Hamilton e Russell lavorano molto bene, condividono informazioni, lavorano insieme per far crescere la squadra, per tornare a vincere, nessuno è preoccupato della lotta tra loro, non è questo il problema adesso”.
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