F1 | Mercedes, Russell e i ringraziamenti ad Hamilton: “Ho imparato tanto nelle ultime tre stagioni”

"Il team radio di Wolff a fine gara ad Abu Dhabi? Non serviva, io e Lewis sempre corretti nelle sfide", ha aggiunto George Russell

F1 | Mercedes, Russell e i ringraziamenti ad Hamilton: “Ho imparato tanto nelle ultime tre stagioni”

F1 Hamilton Russell – Il finale del Gran Premio di Abu Dhabi ha messo in luce l’intensa sfida tra i due alfieri della Mercedes. L’ultimo giro è stato teatro di un duello tra Lewis Hamilton e George Russell per la quarta posizione, vinto dal sette volte campione del mondo, autore di una rimonta convincente dopo una qualifica complicata.

Durante la competizione, Toto Wolff, team principal della scuderia tedesca, è intervenuto via radio con un messaggio rivolto al giovane britannico: “George, ovviamente, mantieni la gara pulita con Lewis.” Un invito alla correttezza che ha sollevato curiosità tra gli appassionati e gli addetti ai lavori.

Russell felice del rapporto con Hamilton

Interrogato al riguardo, Russell ha spiegato che le parole di Wolff non erano necessarie, sottolineando l’intesa con il compagno di squadra: “Non ce n’era bisogno. Toto sa che tra me e Lewis c’è un grande rispetto. Gareggiamo in modo intenso ma sempre corretto”. Guardando oltre la singola gara, il giovane talento ha espresso riconoscenza per quanto appreso in tre stagioni condivise con Hamilton, un’esperienza che sarà fondamentale nel suo prossimo ruolo di leader all’interno del team: “Questi anni insieme mi hanno insegnato molto, sia a livello personale che professionale.”

Commentando l’esito della corsa, il britannico ha riconosciuto il merito del collega: “Ha chiuso davanti perché è stato più veloce per tutto il fine settimana. Sono orgoglioso di aver condiviso questo percorso”. Con l’arrivo di Andrea Kimi Antonelli e la partenza di Hamilton verso la Ferrari, ricordiamo, il talento inglese avrà la possibilità di ottenere i galloni di caposquadra, aspetto che alzerà e non di poco la pressione sulle sue spalle. Una condizione già parzialmente affrontata quest’anno che costringerà l’inglese a perfezionarsi non solo in pista, ma anche nei rapporti interni al team.

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