F1 | McLaren, Vandoorne: “Rispetto a Sepang, Suzuka si adatta meno alla nostra auto”
Il belga è motivato in vista del Gran Premio del Giappone: "Spero in un altro weekend positivo"
Stoffel Vandoorne si appresta ad affrontare il prossimo Gran Premio del Giappone con il morale alle stelle: reduce da due preziosissimi settimi posti, il belga ha sopravanzato nella classifica piloti il teammate Fernando Alonso ed è in procinto di agguantare a Suzuka un altro risultato positivo. Per Vandoorne non si tratterà di una prima volta: l’attuale pilota della McLaren, infatti, ha già gareggiato sul tracciato giapponese in Super Formula (2016, ndr). “Dopo due gare molto positive, non vedo l’ora di tornare in Giappone” – ha esordito Vandoorne. “È uno dei miei Paesi preferiti e mi piace sempre trascorrerci del tempo. La cultura, il cibo e la gente rendono questo un posto davvero speciale. Non vedo l’ora di sperimentare per la prima volta il circuito di Suzuka con una vettura di Formula 1”.
“Per me, Singapore e Malesia sono stati una vera e propria spinta, siamo stati in grado di migliorare in ogni sessione e di massimizzare il pacchetto a disposizione. Per una ragione o per l’altra durante la stagione spesso non siamo riusciti a mostrare il nostro potenziale – ha proseguito Vandoorne – quindi avere due risultati del genere è stato veramente incoraggiante. Adesso sono ansioso di vedere cosa faremo in Giappone”.
A differenza di Marina Bay e Sepang, il circuito di Suzuka richiede una maggior potenza: questo potrebbe mettere a nudo gli ormai noti limiti della Power Unit Honda. “Per la nostra macchina è un circuito molto più duro rispetto a Sepang, qui è richiesta più potenza. Il vantaggio – ha spiegato Vandoorne – è che ho potuto già testare in passato il circuito di Suzuka, l’ultima volta che ci ho gareggiato, ho vinto in Super Formula. Sto lavorando molto duramente con i miei ingegneri, speriamo di poter avere un altro weekend importante”.
Federico Martino
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