F1 | McLaren, Key: “Con i nuovi regolamenti è più semplice trovare una base di lavoro stabile”
Il direttore tecnico della squadra di Woking ha parlato anche del problema del porpoising
I nuovi regolamenti tecnici per la stagione 2022 rappresentano una nuova era per la Formula 1, un punto di inizio nella speranza di aumentare lo spettacolo in pista.
Per comprenderne gli effetti toccherà attendere i prossimi mesi, quando le vetture scenderanno in pista per la prima parte del mondiale. Tuttavia, dopo i primi test prestagionali le squadre hanno già avuto l’opportunità di approfondire alcuni aspetti delle vetture, iniziandone a capirne i punti di forza e di debolezza. Secondo James Key, direttore tecnico della McLaren, uno degli aspetti più interessante dei nuovi regolamenti riguarda la semplificazione aerodinamica, prevista dall’eliminazione di tutte quelle piccole appendici che richiedevano importanti intevistimenti per la progettazione: “Direi che nel complesso, fino ad ora la vettura si è rivelata più semplice da guidare. Considerando il modo in cui viene generato il carico aerodinamico, c’è una sorta di forza bruta. Abbiamo un’ala anteriore enorme e un fondo massiccio, che è molto potente”, ha spiegato il tecnico inglese.
“Con le nuove regole, c’è molta meno complessità. E penso che quando si ha una sorta di aerodinamica della forza bruta, piuttosto che un’aerodinamica molto raffinata come quella che avevamo l’anno scorso, allora hai anche più probabilità di ottenere una piattaforma di lavoro più stabile, perché stai usando grandi superfici piuttosto che dettagli minuti”.
“Penso che rispetto all’anno scorso questo ci abbia probabilmente aiutato. Nel complesso, direi che abbiamo fatto un passo nella giusta direzione, ma sicuramente c’è ancora del lavoro da fare”, ha poi aggiunto Key.
Durante i test, uno dei problemi più importanti è stato quello del porpoising, un fenomeno sottovalutato dai team in quanto difficile da rilevare attraverso gli strumenti a disposizione, come CFD e galleria del vento. McLaren è tra le squadre che ha evidenziato in maniera minore questo problema, seppur Key abbia menzionato come la scuderia di Woking sia comunque dovuta intervenire per ridurre al minimo l’effetto: “Abbiamo sperimentato questo problema. Lo abbiamo visto sulla maggior parte delle auto, ovviamente è un fattore legato alle auto a effetto suolo che sono estremamente sensibile alle altezze di marcia.”
“Ci sono elementi di set-up che si possono usare per cercare di migliorarlo. Abbiamo provato alcuni elementi che al contrario sembrano averlo aumentano, per cui li abbiamo rimossi. Ma è qualcosa si può sistemare anche dal punto di vista aerodinamico. Non è stato davvero un argomento per noi finora. Sì, ne soffriamo un po’, ma non è una grande preoccupazione o una grande distrazione per i nostri piloti”, ha poi aggiunto il direttore tecnico della McLaren.
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