F1 | Maurizio Arrivabene sulle nuove Pirelli 2017: “Grande lavoro, ci sarà uno spettacolo diverso”
Giacomo Tortora, responsabile Sviluppo Veicolo della Ferrari: "Ci sarà un aumento di prestazioni di svariati secondi, dire quanto è impossibile"
Maurizio Arrivabene, direttore della Scuderia Ferrari, ha mandato la sua testimonianza in un videomessaggio in occasione della festa Pirelli per i suoi 110 anni di attività nel Motorsport: “Abbiamo molto da fare. Anche se Torino è vicino a Maranello, abbiamo davvero tanto da fare. Per questo non sono presente. I ragazzi stanno iniziando a montare l’ auto del 2017. C’è stato un grande lavoro sulle gomme. Il regolamento è cambiato, sono cambiate le dimensioni delle gomme. È una sfida enorme che non solo le squadre, ma soprattutto gli ingegneri e i tecnici della Pirelli hanno dovuto affrontare quest’anno. Hanno dimostrato grandissima professionalità e tanta collaborazione con la squadra”, ha commentato parlando dei nuovi pneumatici Pirelli per la stagione 2017 e il lavoro fatto da ingegneri e tecnici in occasione del nuovo lancio.
Le gomme Pirelli sono tutte da scoprire: più grandi, più performanti, si adatteranno ai nuovi regolamenti per il 2017 e “contribuiranno a creare uno spettacolo diverso durante il Campionato del mondo”, ha continuato Arrivabene. E la Ferrari le ha già provate: “Siamo stati i primi a montare a Fiorano le gomme grandi sulla macchina, è stato emozionante, sono belle. L’effetto estetico è notevole. Abbiamo lavorato molto con Pirelli, Mercedes e Red Bull. È stato un ottimo esempio di collaborazione”, come ha spiegato Giacomo Tortora, responsabile Sviluppo Veicolo della Ferrari, invece presente all’evento Pirelli. Tortora ha poi specificato ancora: “Ci sarà un aumento di prestazioni di svariati secondi, dire quanto è impossibile. Un po’ di incertezza rimane”, ha continuato. E rispetto al lavoro degli altri team, che si nascondono ancora tra post sui social: “C’è curiosità per quello che fanno gli altri, ma c’è così tanto da fare che guardiamo prima noi stessi”.
Fabiola Granier
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