Formula 1 | Brundle: “Horner non farà più il team principal”
"Vuole costruire qualcosa di suo, tornerebbe solo con una quota di proprietà di un team", ha aggiunto
Martin Brundle, ex pilota e oggi voce di Sky Sports F1, ha spiegato perché Christian Horner non sarebbe intenzionato a tornare a ricoprire il ruolo di team principal in Formula 1, dopo la fine del suo lungo ciclo con la Red Bull. Il manager inglese ha lasciato la scuderia di Milton Keynes dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, ponendo fine a vent’anni di collaborazione che hanno segnato l’intera storia del team, portandolo a conquistare tutti i titoli mondiali ottenuti finora. Al suo posto è subentrato Laurent Mekies, promosso dal team satellite Racing Bulls.
Da quel momento la Red Bull ha ritrovato una certa stabilità: Max Verstappen non è più sceso sotto il terzo posto dal Gran Premio d’Olanda e ha collezionato tre vittorie nelle ultime sei gare, riaprendo la corsa al titolo piloti.
Un nuovo tipo di team principal: ecco perché Horner non tornerebbe
Durante una puntata dello Sky Sports F1 Show, Brundle ha sottolineato il diverso approccio gestionale portato da Mekies e il motivo per cui, secondo lui, Horner non avrebbe alcun desiderio di tornare: “Sono molto colpito da come sta gestendo la situazione. Mostra grande maturità e non ha bisogno di mettere il proprio ego davanti alla squadra. Stiamo vedendo un nuovo tipo di team principal, e credo che per questo motivo Christian non vorrebbe tornare”.
L’ex pilota ha poi aggiunto che l’approccio più tecnico di Mekies si adatta meglio alla complessità delle moderne scuderie di Formula 1: “Una formazione ingegneristica aiuta a coordinare meglio le tante figure specializzate all’interno del team. Inoltre, Mekies ha un forte supporto politico, con Helmut Marko e altri membri di rilievo. Penso che ci sarà maggiore collaborazione nelle decisioni future, anche nella scelta dei piloti per il 2026”.
Le voci sul futuro di Horner e le condizioni per un ritorno
Dopo l’accordo di separazione raggiunto con Red Bull lo scorso settembre, si è parlato molto di un possibile ritorno di Horner nel paddock. Diversi team, tra cui Ferrari, Aston Martin, Haas e Alpine, sono stati accostati al suo nome, mentre Cadillac ha smentito qualsiasi contatto.
Brundle, che ha avuto una conversazione privata con l’ex team principal, ha fornito un indizio sulle sue reali intenzioni: “La Formula 1 è la sua vita, ma mi ha detto chiaramente che tornerebbe solo se avesse una partecipazione diretta, una quota di proprietà, non per fare semplicemente il manager come alla Red Bull”.
Secondo Brundle, il modello di riferimento per Horner sarebbe quello di Toto Wolff, comproprietario di una parte del team Mercedes: “Christian vorrebbe costruire qualcosa di suo. Potrebbero esserci partner o sponsor disposti a seguirlo, ma non lo vedo interessato a un ritorno in un ruolo tradizionale di gestione”.
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