F1 | Marko spiega l’addio di Ricciardo: “Livello non sufficiente per il passaggio in Red Bull”
Helmut Marko chiaro: "Daniel Ricciardo mai allo stesso livello di Yuki Tsunoda"
Formula 1 Marko Ricciardo – In un’intervista fiume rilasciata a motorsport-total.com, Helmut Marko ha tracciato una panoramica sull’addio di Daniel Ricciardo alla Red Bull, evidenziando come l’australiano non sia riuscito a garantire il livello di performance necessario per il salto in Red Bull a partire dal mondiale 2025.
Al contrario delle previsioni iniziali, l’ex Renault e McLaren ha sofferto il confronto con Yuki Tsunoda, rivelandosi spesso più lento e incline all’errore. Una situazione non accettabile per la compagine anglo-austriaca, soprattutto in un momento di tanti cambi cambiamenti come quello attuale, che ha portato Marko&Company ad accelerare il passaggio di consegne con Liam Lawson, il quale tornerà a guidare una vettura del team di Faenza a partire dalla prova di Austin. Ricciardo, ricordiamo, aveva ottenuto il volante ufficiale della Scuderia AlphaTauri (oggi Racing Bulls) nel GP di Ungheria dello scorso anno da Nick de Vries.
Marko e l’addio di Ricciardo alla Racing Bulls
“Ricciardo è tornato in Formula 1 con l’opportunità di guadagnarsi un posto alla Red Bull Racing, a patto di dimostrare prestazioni di alto livello con Racing Bulls. Tuttavia, è necessario considerare il quadro più ampio. Ci sono diversi giovani piloti promettenti, come Hadjar, Lawson e anche Iwasa, senza voler fare una classifica. Il nostro sguardo è rivolto al futuro e vogliamo fare dei confronti: dove si posiziona Lawson rispetto a Yuki Tsunoda? E poi, quali saranno le formazioni dei piloti per le nostre due scuderie nei prossimi anni?
Ricciardo era stato informato chiaramente, e la sua prestazione di addio, a mio parere, è stata rappresentata dal giro più veloce. Entrambi gli aspetti sono collegati a una serie di fattori e obblighi, compresa l’importanza degli sponsor. Nonostante ciò, Ricciardo ha dichiarato di essere in pace con sé stesso, di aver accettato la situazione e che vedremo presto quali saranno i suoi piani futuri. Ha comunque dimostrato il suo potenziale, ma non in modo costante e non al livello necessario per garantirgli un posto in Red Bull Racing.
Penso che gli fosse stato comunicato in modo esplicito che avrebbe dovuto superare nettamente Yuki Tsunoda. Ci è riuscito solo in poche gare. Daniel ha brillato soltanto in una gara Sprint, credo a Miami, mentre Yuki è stato il pilota più competitivo per la maggior parte del tempo. Per questo motivo, il suo ritorno o la narrazione del ‘figliol prodigo’ che rientra in Red Bull Racing purtroppo non ha avuto successo.”
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