F1 | Ma perché Hamilton dovrebbe ritirarsi?

Si susseguono voci sull'addio dell'inglese, ma si fatica a capire i reali motivi che spingerebbero il 44 ad appendere il casco al chiodo

F1 | Ma perché Hamilton dovrebbe ritirarsi?

La Formula 1 non riesce proprio a stare senza far parlare di sé. Come nella scorsa pausa invernale il nome sulla bocca di tutti è quello di Lewis Hamilton. Sull’inglese aleggia lo spettro dell’ennesimo ritiro che continua ad accompagnare questi mesi prima che si tolgano i veli alle monoposto, figlie del nuovo regolamento, e dei primi test che ci permetteranno (finalmente) di poter discutere solamente degli aspetti di pista. Hamilton dunque è ancora una volta il pilota più chiacchierato del momento. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, quando tra fine 2020 e inizio 2021 si vociferava di un congedo del sette volte campione del mondo dal Circus.

In quell’occasione però c’era un dato oggettivo che riguardava il prolungamento di contratto che continuava a non arrivare, sarebbe arrivato solamente a febbraio a poco meno di un mese dalla presentazione della W12, che onestamente poteva alimentare dei rumors. Ma in questo caso ci troviamo di fronte ad un pilota che ha un contratto in tasca ma soprattutto non si capisce perché dovrebbe salutare la compagnia della Formula 1.

Non sarebbe infatti da Hamilton dire addio da “perdente”, soprattutto per come è maturata la sconfitta ad Abu Dhabi. Farebbe arrabbiare (eufemismo) chiunque perdere un titolo in quel modo, soprattutto al termine di una gara che lo ha visto autentico dominatore dall’inizio alla fine. Dove, come è capitato varie volte in stagione, aveva avuto quella lungimiranza mancata al muretto box per effettuare la sosta che gli avrebbe permesso di giocarsela ad armi pari con Max Verstappen, con l’olandese che ha sfruttato quella chance per diventare campione del mondo. Non è infatti questa la sede per analizzare gli errori della direzione gara, già ampiamente discussi sulla nostra testata.

Hamilton non ha destato alcun sintomo che lasci intravedere una chiusura anticipata della propria carriera. Eppure per qualcuno il destino del sette volte campione del mondo pare già segnato. Ma non si capisce onestamente su quali basi si fondino queste certezze. Vero che Toto Wolff (ma forse quella del TP della Mercedes era più che altro una provocazione), e successivamente Bernie Ecclestone, hanno lanciato segnali sull’addio del 44 ma trovare oggi dei motivi che spingerebbero Hamilton ad appendere il casco al chiodo è veramente difficile.

Forse la sconfitta cocente allo Yas Marina Circuit potrebbe avere l’effetto opposto. Ovvero potrebbe aver allungato la carriera di Hamilton. Sicuramente avrà aumentato la sua fame e la sua voglia di voler tornare a dettare legge in pista. Non certamente una buona notizia per tutti quei piloti e scuderie che puntano sul 2022 per aprire un nuovo ciclo vincente. Perché Hamilton ha dimostrato di trovare proprio quella grande forza mentale per ripartire dopo amare sconfitte. Abu Dhabi 2016 dovrebbe insegnare qualcosa. Ecco perché un eventuale ritiro di Hamilton sorprenderebbe e non poco.

Piero Ladisa


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