F1 | La Renault non farà appello alla FIA
Il team francese ha comunicato la decisione attraverso Twitter
La FIA ha ieri comunicato l’esito dell’esposto presentato dal Sport Pesa Racing Point nei confronti della Renault, in merito alla dubbia legalità dell’impianto frenante della monoposto del team di Enstone.
L’esposto è stato accolto dalla Federazione, che ha deciso di squalificare i due piloti della squadra francese dalla classifica finale del Gran Premio di Giappone.
La Renault avrebbe potuto appellarsi, con scadenza alle 17 di oggi (ora italiana), ma la scuderia ha confermato, tramite una serie di tweet, che non ci sarà alcun ricorso.
“Ci rammarichiamo per la decisione dei commissari e, in particolare, per la severità della sanzione applicata. A nostro avviso, la sanzione non è proporzionata all’ipotetico vantaggio di cui nostri piloti avrebbero potuto godere, soprattutto se utilizzato nel contesto di un sistema confermato pienamente legale e innovativo” recitano i tweet della squadra francese.
“È inoltre incompatibile con le precedenti sanzioni per violazioni simili, come riconosciuto dagli Steward nella loro decisione, ma espresse senza ulteriori argomentazioni. Tuttavia, poiché non abbiamo nuove prove da portare oltre a quelle già prodotte per dimostrare la legalità del nostro sistema, non desideriamo investire ulteriore tempo e sforzi in un dibattito sterile di fronte alla Corte internazionale di appello in merito all’apprezzamento soggettivo, e quindi alla sanzione, in relazione a un aiuto che riduce il carico di lavoro del pilota senza migliorare le prestazioni della vettura. Pertanto abbiamo deciso di non appellarci alla decisione dei Commissari“.
La Renault termina la serie di tweet confidando ancora nella Formula 1 e nel progresso tecnologico.
“La Formula 1 sarà sempre un’arena per la ricerca implacabile delle più piccole e possibili opportunità di vantaggio. È quello che abbiamo sempre fatto e continueremo a fare, anche se con processi interni più forti prima che le soluzioni innovative vengano portate in pista“.
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