F1 | La grande sfida di Sebastian Vettel

Dimostrare di esserci ancora e credere nel progetto Aston Martin

F1 | La grande sfida di Sebastian Vettel

Quasi finto nel dimenticatoio, nonostante il capello nuovamente sbarazzino e il sorriso stampato sul volto, eppure Sebastian Vettel già dalla presentazione della (bellissima) Aston Martin AMR22 è sembrato un fiume in piena di parole e di energia, tirato a lucido e motivatissimo.

Il tedesco è dinanzi ad una grandissima sfida professionale, un duplice atto di fede, su se stesso e sulla squadra, con la volontà di lasciarsi alle spalle il 2021 da lasciarsi, anno sul quale coltivava ben altre speranze. Vettel ha abbracciato il progetto Aston Martin con la legittima ambizione di ereditare tra le mani la vettura competitiva che aveva permesso a Perez di stupire nel 2020 (e vincere una gara). Di fatto tutti pensavamo che il tedesco avrebbe guidato una sorella minore della Mercedes, per ciò stesso competitiva a prescindere.

Invece la scuderia di Silverstone è andata inaspettatamente in crisi con l’aerodinamica al posteriore e in più – decisione più che logica – non ha lavorato sulla monoposto del 2021 preferendo concentrare tutti i propri sforzi sul 2022.

Indubbiamente Vettel, il quale ha portato a podio la Aston a Baku e in Ungheria (squalificato, però) nonché al quinto posto a Montecarlo, si è sentito leggermente “tradito” e non ha nascosto di aver pensato anche di dire basta dopo l’ennesimo anno difficile. Qualcosa, però, deve avergli ridato entusiasmo.

Ad un primo acchito va detto che la Aston Martin non dà affatto l’idea di un ambiente rassegnato alla mediocrità, tutt’altro. Sul palco della presentazione il proprietario Lawrence Stroll ha parlato di progetto quinquennale e di ambizioni di vittoria, asserendo come si aspetti molto di più dal team rispetto al 2021. La vettura – sebbene del tutto ingiudicabile – è pur sempre mossa dalla power unit Mercedes ed è apparsa molto aggressiva e curata dal punto di vista aerodinamico.

Vettel stesso ha detto che il team nel 2022 farà vedere il suo vero potenziale, soprattutto sotto la voce sviluppi, quelli che sono del tutto mancati nel 2021. L’arrivo del nuovo CEO Martin Whitmarsh e del nuovo team principal, Mike Krack, nonché la costruzione della nuova sede, sono ulteriori spinte ad una squadra con grandi ambizioni, che non esclude nei prossimi anni di diventare motorista per affrancarsi definitivamente dalla Mercedes, parola del direttore tecnico Andy Green.

Vettel, classe ’87, due anni più giovane di Hamilton, quando ha avuto tra le mani una macchina competitiva ha saputo stupire anche nel 2021. Ciò che vuole dimostrare è di poter tornare nel giro che conta, nelle posizioni di vertice, a giocarsela alla pari con quelli che reputa i suoi diretti rivali, ovvero i piloti migliori del Circus. Il quattro volte campione del mondo non nasconde che il suo futuro è legato al progetto della casa sportiva inglese.

“Voglio tornare a vincere e sono concentrato sull’Aston Martin” parole inequivocabili di un pilota che crede in se stesso e nella squadra per cui corre. C’è anche chi scommette che un pilota come lui, tra i migliori in frenata e a portare velocità in curva quando “sente” il posteriore”, andrà a nozze con le macchine ad effetto suolo, più basse e incollate all’asfalto.

Probabilmente è quello che pensa pure lui, se non ha avuto paura di dire: “Dietro i top team dobbiamo esserci noi, già dall’inizio, e poi svilupperemo l’auto…” con gli occhi che brillavano nel casco bianco old style.

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