F1 | La Ferrari ha fatto bene i compiti, ma Red Bull resta la grande favorita
I test hanno evidenziato la bontà tecnica della SF-24, Maranello ha un’ottima base su cui sviluppare
Finalmente! Lo tsunami mediatico rappresentato dal futuro approdo di Lewis Hamilton in Ferrari aveva (giustamente) messo in secondo piano la stessa Formula 1 nelle settimane delle presentazioni delle nuove vetture, ma il Circus è tornato prepotentemente alla ribalta con i responsi della pista maturati durante le tre giornate di test pre-stagionali che si sono svolte in Bahrain durante questa settimana.
Sessioni di prove che hanno promosso la Ferrari. La scuderia del Cavallino, reduce da una difficile stagione 2023 dove ha dovuto fare i conti con una vettura molto critica, ha dato risposte positive nelle prime “sgambate” che hanno visto all’opera Charles Leclerc e Carlos Sainz sul tracciato di Sakhir.
Entrambi i piloti, e questo non è affatto un aspetto marginale, hanno sottolineato la bontà progettuale del nuovo corso del Cavallino che con la SF-24 ha voluto dare un taglio netto rispetto al recente passato. La Ferrari ha catalizzato le attenzioni per costanza, ritmo sul giro e “dolcezza” sulle gomme: elementi che lo scorso anno non si erano praticamente mai visti sulla SF-23.
La Ferrari dunque si è presentata nel migliori dei modi ai nastri di partenza della stagione, ma da qui a credere di poter lottare per il titolo ne passa di acqua sotto i ponti. La Red Bull infatti, che ha effettuato una mini rivoluzione sulla RB20 decidendo di evitare una semplice e pura evoluzione della RB19 (“un normale sviluppo non sarebbe bastato”, lo ha affermato Adrian Newey in una recente intervista ad Auto Motor und Sport), ha puntato su elementi accantonati dalla concorrenza ed appare ancora una volta la monoposto punto di riferimento e chiaramente quella da battere.
Quel sorriso strappato dalle telecamere sul volto di Gianpiero Lambiase, ingegnere di pista di Max Verstappen, la dice lunga sulla sicurezza e sulla forza con cui la squadra di Milton Keynes si appresta a disputare il nuovo campionato.
La frase di Frederic Vasseur “siamo su un altro pianeta rispetto allo scorso anno” è indicativa sulla strada intrapresa dalla Ferrari con la SF-24: un nuovo progetto che abbia una base solida da poter sviluppare e affinare. Il 2024 appare come il primo vero anno di (ri)fondazione vasseuriana, soprattutto da un punto di vista meramente gestionale, in attesa dell’arrivo di Lewis Hamilton nei confronti del quale la Ferrari ha l’obbligo non indifferente di mostrarsi fin da subito competitiva al cospetto di un sette volte campione del mondo. Ma questo rappresenta il futuro a medio e lungo termine, ora come è giusto che sia ci si concentri sul presente.
Ottenere qualche vittoria, consolidandosi già dalle prime gare come seconda forza, e impensierire in vari weekend di gara la Red Bull sarebbe già un grande passo in avanti per questa Ferrari. Perché credere che bastino questi pochi iniziali chilometri ebbri di esaltazione, per poter ambire a battere una Red Bull che può contare su un anno (e forse qualcosina in più) di vantaggio sui rivali, significherebbe vivere in una realtà sconnessa da quella reale.
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