F1 | Il fondo sovrano del Qatar ha acquisito una rilevante quota azionaria del team Audi
Dovrebbe trattarsi del 25/30%. Döllner: "Vogliamo creare una squadra altamente competitiva"
L’Audi ha reso noto di aver venduto una parte della proprietà del suo team di Formula 1 al fondo sovrano del Qatar. La Qatar Investment Authority (QIA) è ora azionista di minoranza di Sauber Motorsport, squadra che dal 2026 diverrà appunto Audi. Sembra che il fondo abbia acquisito tra il 25% ed il 30% del team, con la possibilità che arrivi fino al 49%, stando quantomeno a quello che filtra dal paddock di Losail. L’amministratore delegato della casa dei quattro anelli, Gernot Döllner, ha spiegato che il piano della casa automobilistica tedesca è sempre stato quello di acquisire la totalità delle azioni di Sauber Motorsport, per poi cederne una parte a un partner strategico.
“Abbiamo siglato un accordo con Qatar Investment Authority – ha confermato Döllner. Diventeranno azionisti di minoranza di Sauber a partire dal prossimo anno, una volta completata la nostra acquisizione totale. Al più tardi, tutto sarà finalizzato entro il secondo trimestre, e da quel momento saranno con noi come partner finanziari. Abbiamo scelto di cercare un partner, come hanno fatto anche altri team. Il nostro obiettivo è creare una squadra altamente competitiva, quindi questa decisione non è direttamente collegata ad altro”.
Attualmente, tra l’altro, QIA detiene già circa il 17% delle quote di Volkswagen e sta discutendo con il gruppo VW per aumentare ulteriormente la propria partecipazione. Questa vendita di quote arriva in un momento complesso per il settore automobilistico globale, che sta affrontando un calo delle vendite e possibili tagli occupazionali. La partnership con QIA, che gestisce asset per un valore stimato di 475 miliardi di dollari (circa 368 miliardi di sterline), rafforza così la posizione di Audi in un periodo economicamente difficile. Si pensa che alle casse della casa tedesca arriveranno, alla fine, circa 500 milioni di dollari, e in un momento così complicato per il gruppo Volkswagen, con tante fabbriche che chiudono e migliaia di dipendenti lasciati a casa, è certamente un colpo di aria fresca.
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