F1 | Haas, Magnussen si difende: “Io pericoloso? Non mi tiro indietro, sono disposto a morire in macchina”
Il danese risponde al duro attacco di Gasly: "Non mi piacciono i compromessi, quando corro non penso a nient'altro"
Kevin Magnussen passa al contrattacco. Tornato nel mirino della critica dopo la scorretta manovra di Baku ai danni di Pierre Gasly, il quale l’aveva addirittura etichettato come il pilota più pericoloso con cui abbia mai gareggiato, il 25enne danese ha giustificato il suo stile di guida aggressivo, rimarcando la passione con cui affronta le corse: “In una situazione come questa, con una squadra di metà classifica, non è garantito il punteggio e a volte non hai nulla da perdere”– ha spiegato il pilota della Haas all’agenzia di stampa britannica Reuters. “Potresti ricevere una penalità, perdere il tuo vantaggio ma alla fine non c’è nulla da perdere se sei 11°. Bisogna provarci, a volte devi essere molto più aggressivo quando combatti. Non mi piacciono i compromessi. Darò tutto, morirò in macchina. Non mi tiro indietro. Metterei la mia vita, assolutamente. Quando metti il casco e sei in gara, esiste solo quello. Amo la mia famiglia e ci sono così tante cose nella vita che mi piacciono, ma quando sono in macchina non c’è nient’altro che per me significhi qualcosa”.
Solo l’eventuale contesa di un titolo mondiale muterebbe la mentalità di Magnussen: “Se stai combattendo per il campionato, devi pensare a lungo termine, devi cambiare approccio. Se fossi in lotta per il campionato, non mi vedreste correre in questo modo modo“ – ha concluso l’ex Renault.
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