F1 GP Messico | Red Bull, Verstappen: “Non mi aspettavo di essere sul podio”

Città del Messico – Max Verstappen recupera soltanto quattro punti nella ricorsa su Lando Norris – nuovo leader del mondiale – e Oscar Piastri, conquistando la terza posizione in un caotico Gran Premio del Messico.

All’olandese è praticamente accaduto di tutto: già dall’inizio delle libere l’olandese aveva messo le cose in chiaro sul suo weekend. La RB21 non aveva grip, non era veloce, soprattutto sul passo gara e Max si schiera al via con gomma media. Una scelta discutibile, che lo porta, in curva 1, ad affiancarsi alle due Ferrari, perdendo aderenza e finendo sul cordolo e l’erba. Rientra così davanti, ma restituisce subito la posizione. Il primo stint è faticoso, costellato da tanto lift and coast e poco grip, arriva la lotta con Lewis Hamilton, ma la direzione gara non assegna penalità. Le cose cambiano dopo il quarantesimo giro, quando arriva il pit-stop per montare mescola soft. La strategia si rivela vincente, Max con le morbide vola: recupera posizioni, fino a ritrovarsi alle spalle di Charles Leclerc. Giro dopo giro recupera inesorabili secondi, fino ad arrivare in zona DRS: ed è allora che la Direzione Gara ammazza la competizione, chiamando la Virtual Safety Car per una vettura – quella di Sainz, ritirato – che non avrebbe causato alcun danno o pericolo alle vetture in pista. La bandiera verde torna a metà dell’ultimo giro e ormai è troppo tardi: Max è terzo, in gara e nel mondiale, ma non è ancora finita.

Verstappen: “Senza VSC sarebbe stato un finale emozionante”