F1 GP Abu Dhabi | Ferrari, Hamilton è sfinito: “Spero ancora che la SF-25 abbia potenziale”

Quando gli è stato chiesto come si sentisse dopo il suo ultimo venerdì sulla SF-25, Lewis ha risposto sorridendo: "Grato"

F1 GP Abu Dhabi | Ferrari, Hamilton è sfinito: “Spero ancora che la SF-25 abbia potenziale”

Non vuole arrendersi Lewis Hamilton, anche se le prestazioni del venerdì di Abu Dhabi sono tutt’altro che incoraggianti. La Ferrari del campione inglese, guidata da Arthur Leclerc nelle FP1, si è posizionata in quattordicesima posizione al termine delle FP2. Ancora i soliti problemi di aderenza per la SF-25, che nel terzo settore fatica incredibilmente, perdendo non meno di sette decimi da Norris solo in quel tratto. Il britannico comunque non vuole arrendersi, ma è sicuramente sollevato dal fatto che non guiderà mai più questa macchina dopo la gara di domenica.

“Ho ancora la speranza che questa vettura abbia del potenziale. La mia domanda ai ragazzi è se abbiamo alcuni problemi – ha spiegato Lewis Hamilton al termine delle FP2 di Abu Dhabi. Dico loro: ‘Questi sono i miei problemi, aiutatemi a risolverli’. Cerchiamo di capire cosa si possa fare per migliorare la guida, gestire il bouncing e il sottosterzo. Se riusciamo a intervenire su questi aspetti in vista delle qualifiche, credo che potremmo trovarci in una situazione leggermente migliore. Nel primo e nel secondo settore ero su un ritmo simile agli altri, non così male. Ma nel terzo ho perso circa sette decimi. Se domani riuscirò a risolvere questo problema, penso che potremo fare un passo avanti”.

Quando gli è stato chiesto come si sentisse dopo il suo ultimo venerdì sulla SF-25, Hamilton ha sorriso e ha risposto semplicemente: “Grato”.

Il pilota britannico ha poi ammesso che l’assenza in FP1 lo ha messo inizialmente in difficoltà, complice anche un bilanciamento non semplice da gestire in macchina. “Mi sento bene. Arthur ha fatto un buon lavoro oggi. È sempre piacevole vedere i giovani mettersi in mostra e dare il massimo. Naturalmente, saltare una sessione rende tutto un po’ più complicato. Ho cercato di ritrovare il ritmo il più rapidamente possibile e mi sono trovato a dover gestire un equilibrio piuttosto impegnativo nella seconda sessione. È un aspetto che dobbiamo migliorare”.

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