F1 | Force India ancora nei guai: azioni legali contro il team
Lo sponsor Uralkali chiede un risarcimento per "trattamento pregiudizievole e iniquo"
Come previsto, il produttore ed esportatore russo di fertilizzanti al potassio, Uralkali, di cui Dmitry Mazepin è un amministratore non esecutivo, sta intraprendendo azioni legali contro gli amministratori del team Force India.
L’azienda chimica aveva già anticipato nel mese scorso le sue intenzioni di intraprendere azioni legali, poiché a suo dire, il processo con il quale un consorzio guidato di Lawrence Stroll ha acquistato la squadra di Silverstone, “potrebbe non essere nel migliore interesse dei creditori e delle parti interessate della Force India e dello sport in generale”.
In una nuova dichiarazione, che ancora una volta non menziona Mazepin, la compagnia russa conferma di aver avviato un procedimento all’Alta Corte di Londra e chiede un risarcimento sostanziale per “trattamento pregiudizievole e iniquo”.
“L’azienda vende i suoi fertilizzanti in oltre 60 paesi in tutto il mondo, tra cui 20 dove la Formula 1 detiene i suoi campionati”, si legge nella nota.
“Per diversi anni, Uralkali, insieme a una delle sue filiali, è stato partner di Force India e uno degli sponsor del Gran Premio di Sochi. La Force India sarebbe uno strumento di marketing estremamente efficace e prezioso per il business. Avevamo un solido interesse per l’acquisizione di Force India e crediamo che la nostra offerta sia la migliore presentata”, ha detto Paul Ostling, un direttore indipendente di Uralkali.
“Abbiamo serie preoccupazioni sul motivo per il quale gli amministratori non hanno sfruttato l’opportunità di massimizzare gli importi che avrebbero potuto essere pagati ai creditori e agli azionisti”.
Il caso di Uralkali potrebbe essere supportato da un comunicato stampa della FIA rilasciato in seguito alla vendita al consorzio Stroll che dichiarava che “dal momento che la Force India Formula One Team Limited è stata posta in amministrazione il 27 luglio, la FIA ha collaborato con la Joint Amministrators (Geoff Rowley e Jason Baker di FRP Advisory LLP), Racing Point UK Limited e Formula One Management per garantire la transizione opportuna e conforme delle risorse del team al nuovo concorrente”.
In altre parole, secondo il comunicato stampa della FIA, dal giorno in cui Force India è entrata in amministrazione, l’obiettivo era che Racing Point fosse il nuovo concorrente della F1.
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