F1 | Ferrari ha raggiunto la sua forma definitiva, stop agli sviluppi sulla SF-24 per questo finale di stagione
La Rossa dovrà lottare con le attuali forze nella battaglia al vertice con la McLaren
“Sono ormai diversi mesi che ci concentriamo sulla vettura del prossimo anno, non c’è altro da fare”. Le parole pronunciate da Frederic Vasseur non lasciano spazio ad alcun tipo di fraintendimento, essendo molto chiare e nette. La Ferrari si giocherà l’ultima parte di stagione scandita dagli appuntamenti di Las Vegas, Qatar (dove si svolgerà anche la Sprint Race, l’ultima di questo campionato) e Abu Dhabi, con l’attuale macchina che ha mostrato un ottimo grado di competitività in questi mesi.
Dal rientro dalla pausa estiva infatti la SF-24 si è lasciata alle spalle le difficoltà di metà campionato, un rammarico se si pensa all’attuale situazione di slancio che si sta vivendo dalle parti di Maranello, portando quegli sviluppi che hanno permesso alla Rossa di tornare al vertice con i picchi rappresentati dai successi di Charles Leclerc a Monza e Austin e di Carlos Sainz a Città del Messico.
L’evoluzione della SF-24 ha raggiunto quell’upgrade che molto probabilmente rappresenta il massimo possibile e che al tempo stesso dovrebbe bastare, vedendo il grado di competitività altalenante mostrato dai rivali del Cavallino, per dare l’assalto a quel titolo Costruttori che nella bacheca di Maranello manca dal lontano 2008.
Da una parte dunque si continua a tenere alta l’attenzione sul 2024, lottando con le armi attualmente a disposizione per tentare il sorpasso decisivo sulla capolista McLaren che vanta 36 punti di vantaggio sulla Ferrari e 49 sulla Red Bull tenuta in piedi da quel fenomeno che risponde al nome di Max Verstappen, ma al tempo stesso è proiettata al 2025 dove scenderà in pista l’ultima Rossa di questo ciclo tecnico nonché la prima guidata dal sette volte campione del mondo Lewis Hamilton.
Ci aspetta dunque un finale di stagione 2024 e l’intera 2025 da vivere in attesa. Un’attesa che rispetto al passato appare votata all’ottimismo, con una Ferrari viva e in battagliera. E non è un dettaglio di poco conto, anzi.
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