F1 | Famin lancia una stoccata alla FIA: “Il modello di business attuale non aiuta i costruttori”

Secondo l'ex Team Principal della Alpine, oggi è più conveniente diventare un team cliente

F1 | Famin lancia una stoccata alla FIA: “Il modello di business attuale non aiuta i costruttori”

F1 Alpine Famin – In una chiacchierata concessa al podcast “Beyond the Grid”, Bruno Famin ha cercato di fare chiarezza sulle tante indiscrezioni circolate nelle ultime settimane riguardo al futuro della Alpine, sottolineando come la scelta di diventare cliente dal 2026, piuttosto che restare un “factory team”, dipenda strettamente dai costi di gestione e dal business che l’attuale regolamento sportivo impone a tutti i produttori di power unit.

Secondo l’ex Team Principal della Alpine, recentemente sostituito da Oliver Oakes, lo sviluppo di una propria unità non garantisce il ritorno economico che molti immaginano. Questo aspetto, unito alla mancanza di un partner forte e di un motore in grado di fare la differenza con Honda, Mercedes e Ferrari, complica la raccolta del budget necessario e quindi la gestione delle risorse da destinare alle altre aree della squadra. In poche parole un vicolo cieco da cui Flavio Briatore e Luca De Meo hanno deciso di uscire siglando un accordo con Mercedes per la fornitura di tutto il gruppo propulsivo a partire dal 2026.

Famin e i problemi in Alpine sul fronte motore

“È un dato di fatto che il modello di business attuale, se così possiamo chiamarlo, è piuttosto particolare. Con il Patto della Concordia, il sistema dei premi in denaro avvantaggia esclusivamente le squadre. D’altro canto, la FIA ha stabilito regolamenti finanziari e sportivi che obbligano i costruttori a vendere le Power Unit alle squadre a un prezzo massimo. Questa grande disparità non è compensata da alcun premio, poiché i premi in denaro sono destinati solo ai team. Non si tratta quindi di una questione di prestazioni, ma di una significativa differenza economica. Questi aspetti sono pubblici e noti a tutti. Il tetto dei costi, l’importo di denaro consentito ai produttori di Power Unit per sviluppare i propri progetti, il prezzo di fornitura di una Power Unit e il prezzo di vendita di un motore sono tutti dati pubblici. Si parla di circa 120 milioni di euro per i costi annui e 17 milioni per la rivendita, quindi è facile fare i conti.”

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati