F1 e qualifiche, mancherebbe l’unanimità per tornare al format 2015

Pirelli e Force India preferirebbero valutare ancora la soluzione shoot out

F1 e qualifiche, mancherebbe l’unanimità per tornare al format 2015

L’unanimità per tornare alle qualifiche “classiche”, ovvero il format visto negli ultimi anni e a cui ci eravamo abituati, non va data per scontata al monento nel quale la decisione sarà messa ai voti in F1 Commission, l’organo cui spetta il potere regolamentare sulla F1 prima della ratifica del Consiglio Mondiale della FIA.

Le lamentele dei piloti e un Q3 a tratti innaturale e scioccante per gli spettatori, avevano imposto una rapida retromarcia alle squadre, che nella domenica mattina di Melbourne si erano strette la mano per tornare indietro già dal GP del Bahrein. Una notizia, questa, accolta favorevolmente dagli appassionati. Ma all’unanime consenso dato a parole potrebbe non corrispondere una unanimità in sede decisionale, al momento dei voti, se è vero che – come riporta Motosport – più di una perplessità è stata sollevata da Pirelli, per voce di Paul Hembery e da Bob Fernley della Force India.

Secodo Hembery, direttore di Pirelli Motorsport, il format di qualifiche c.d. “shoot out” permetterebbe di assistere a gare più divertenti, in quanto molto della strategia delle gomme si giocherebbe al sabato, con alcuni team liberi di risparmiare gomme per la domenica e di essere quindi più competitivi in gara. Il nuovo format – quindi – prima di essere accantonato frettolosamente andrebbe valutato più attentamente secondo il fornitore degli pneumatici.

Dello stesso tenore le parole di Fernley, vice team principal della Force India, secondo cui lo shoot out andrebbe valutato per più tempo, anche rispetto agli effetti sul GP.

Insomma per cambiare serve l’unanimità in Commissione, dove votano le squadre, la FOM, Pirelli, due main sponsor del Circus (Rolex e Philip Morris) e otto organizzatori di Gran Premi. Servisse la maggioranza potremmo già essere certi del ritorno alle qualifiche 2015, invece la questione è appesa ancora una volta ad un filo, con tutta l’incertezza che ne deriva.

Antonino Rendina


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