F1 | Due Alpine sul podio in Brasile, Briatore: “Abbiamo fatto pulizie e ricreato anima racing”
"C'è stata anche fortuna: questa macchina va meglio sul bagnato", ha detto l'imprenditore di Verzuolo
Con una gara quasi perfetta, l’Alpine ha portato a casa un risultato pazzesco in Brasile, con Ocon e Gasly al secondo e terzo posto finale e quindi sul podio. Un bottino di 33 punti e che permette alla squadra francese di fare un balzo pazzesco in classifica costruttori, dalla nona alla sesta posizione. E’ super soddisfatto Flavio Briatore: il dirigente di Verzuolo è consulente del team da qualche mese, ma il suo ingresso ha avuto già un forte impatto, sia sotto l’aspetto organizzativo che evidentemente quello sportivo.
“Oggi abbiamo avuto anche un po’ di fortuna e un Ocon eccezionale sul bagnato, battuto solo da Verstappen – ha detto Briatore a Sky. Gasly ha fatto il suo lavoro, e possiamo dire che la nostra macchina si comporta molto meglio sul bagnato che sull’asciutto. Quest’anno, comunque, abbiamo fatto un gran lavoro di riorganizzazione interna, le nostre “pulizie pasquali”. Abbiamo deciso di fare un aggiornamento mirato per non compromettere la macchina del 2025, e i risultati ci hanno dato ragione. Diversamente da altri team che, con ogni step, rischiano di fare un passo indietro, noi siamo andati avanti. Complimenti agli ingegneri e a tutta la squadra”.
Alpine, Briatore: “Abbiamo ricreato l’anima racing”
“Inoltre, abbiamo riportato il focus sulla natura competitiva del racing team. Adesso la squadra in fabbrica lavora con totale indipendenza, come ai tempi della Renault. Gli ingegneri sono dedicati esclusivamente alla Formula 1, e chi non era funzionale a questo obiettivo non fa più parte del team. Siamo passati da 1.150 persone a 850, con un gruppo più compatto e deciso. La forza di un team permette di prendere decisioni rischiose: oggi, per esempio, abbiamo deciso di rimanere in pista aspettandoci una bandiera rossa, ed è stata una mossa vincente. Se fossimo stati a metà gruppo, invece, non avrebbe avuto lo stesso impatto. Oggi i piloti hanno fatto un super lavoro e hanno dimostrato che in Formula 1 l’esperienza è fondamentale, specie in condizioni difficili come quelle odierne”.
“Sul bagnato, la potenza del motore passa in secondo piano, e ciò ci ha permesso di essere competitivi. Guardando al 2025, dovremo lavorare per colmare i tre decimi che ci mancano, puntando su una macchina migliore e su uno sviluppo più approfondito di aerodinamica e gomme. Non dobbiamo abbatterci: siamo consapevoli delle sfide e useremo le nostre risorse per affrontarle, senza piangerci addosso”,
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