F1 | Domenicali: “Non sto vendendo l’anima della Formula 1”
"Ci stiamo aprendo al mondo intero", la difesa del CEO del Circus
Il calendario di Formula 1 anno dopo anno si sta sempre più modificando, aprendosi a nuove ed esotiche realtà come Miami, Jeddah e prossimamente anche Las Vegas e Qatar. Una situazione che ha attirato le critiche di molti appassionati del Circus, ma che al tempo stesso ha portato Stefano Domenicali a difendere Liberty Media dalle continue accuse.
A tal proposito, il CEO della top class ha voluto sottolineare come non stia facendo venire meno il DNA della Formula 1 ma quest’ultima sta solamente continuando ad allargare il proprio bacino di utenza attraverso la presenza di nuove piste e di nuovi territori.
“Non sto vendendo l’anima della Formula 1. È un cambiamento normale. Ci stiamo aprendo al mondo intero – ha dichiarato Domenicali, intervistato da Sport Bild – Il denaro è importante ovunque. Anche per noi. Ma non ci limitiamo a guardarlo, il pacchetto complessivo deve essere giusto. Se guardassimo solo al profilo, il calendario delle gare sarebbe decisamente diverso”.
Tra gli eventi che non verranno inseriti in calendario figura anche la Germania, con Domenicali che è stato critico nei confronti dell’organizzazione tedesca: “Se non faccio una chiamata, vedo e sento poco dalla Germania. Parlano, parlano, parlano, ma alla fine servono i fatti. È un mistero per me come non si possa costruire un business attorno a un gran premio di questi tempi”. Ma al tempo stesso sarebbe contento del ritorno di Hockenheim o del Nürburgring: “Vorrei che tornassimo”. Chiusura definitiva per quel che riguarda il GP di Russia: “Non faremo altre trattive con loro. Lì non ci saranno più gare”.
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