F1| Dalla febbre Leclerc alla febbre della Ferrari, la SF90 è veloce ma serve affidabilità

La Rossa non ha nulla da invidiare alla Mercedes quanto a prestazioni, ma è ancora "influenzata"

F1| Dalla febbre Leclerc alla febbre della Ferrari, la SF90 è veloce ma serve affidabilità

Il miglior modo possibile per uscire dall’impasse è salire già a Shanghai sul gradino più alto del podio. Perché la Ferrari nelle libere cinesi si è confermata vettura potente, stabile e performante, ma a cotanta prestazione continuano a fare da contraltare piccoli grattacapi legati all’affidabilità che non fanno dormire sonni sereni.

La Ferrari in Cina è chiamata dopotutto ad un duplice delicato compito: confermare la prestazione del Bahrein e far dimenticare al contempo quei maledetti giri finali nel deserto, l’annesso guasto al motore di Charles Leclerc che ha privato il giovanissimo monegasco della prima vittoria in carriera.

C’è qualcosa di strano e anomalo che sembra serpeggiare sulle monoposto rosso(nere). Una “cosa” itinerante e asfissiante, un’inaffidabilità strisciante, ora qui domani lì, sempre problemi diversi, piccoli e risolvibili, eppure continui e persistenti. In Cina Leclerc ha dovuto saltare quasi tutta la sessione pomeridiana di prove libere a causa di un problema al raffreddamento. Fermato in via precauzionale, eppure qualcosa del genere è successa anche nei test pre season di Barcellona, quasi due mesi fa.

Dov’è che va cercato e trovato questo benedetto tassello che sembra sempre mancare? Per ora Binotto predica calma, forte di un potenziale enorme e ancora inespresso, ma è giunta anche l’ora di finalizzare, di portare a casa la benedetta vittoria. Ecco perché Vettel e Leclerc dovranno rimboccarsi le maniche e sperare che la loro SF90 tenga senza problemi fino al traguardo. Mai come stavolta è fondamentale vincere, per mandare un segnale chiaro ad una Mercedes che sta facendo bottino pieno meritandolo però di meno di altre volte. Ad una corazzata così puoi concedere anche qualcosa, ma regalare doppiette proprio no.

In Italia ormai è esplosa la “Febbre Leclerc”. Il freddo e calmo Charles, un fiume in piena che travolge tutto e tutti quando schiaccia il piede sull’acceleratore, ha il carisma e l’approccio dei grandi, non senza un velo di predestinata malinconia che lo avvolge, il che lo rende personaggio ancor più affascinante.

La Ferrari, insomma, cade bene da un lato e dall’altro dei box. Ha una coppia piloti formidabile, ma è essa stessa ancora febbricitante. Una notte e le qualifiche per guarire, poi bisognerà trovare affidabilità e consistenza. La McLaren nel 2005 era più veloce della Renault, ma perdeva pezzi e andava in fumo e sappiamo come andò a finire.

Antonino Rendina


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