F1 | Brembo, la guida per il “doppio” Gran Premio di Gran Bretagna
Delle sette frenate del GP Gran Bretagna, due sono considerate altamente impegnative per i freni
Complice l’introduzione della gara sprint di qualifica, ancora una volta il Gran Premio Gran Bretagna farà la storia della Formula 1: la posizione in griglia sarà infatti stabilita dall’esito della gara di 100 km. Salvo imprevisti, saranno dai 25 ai 30 minuti di puro spettacolo, ricchi di sorpassi e staccate al limite.
Secondo i tecnici Brembo il Silverstone Circuit rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da uno a cinque si è meritato un indice di difficoltà di due, inferiore a tutte le altre piste inserite nel calendario corrente del Mondiale di Formula 1.
Sul pedale metà sforzo di Monaco
Per la gara vera e propria il rischio maggiore, complice l’elevata latitudine e condizioni meteo che potrebbero essere difficili, è la vetrificazione (glazing) del materiale d’attrito.
Nonostante i 5.891 metri del tracciato infatti sono sette i punti di frenata e in appena 3 di questi la decelerazione supera i 2,8 g e il carico sul pedale i 55 kg.
Il tempo totale di utilizzo dei freni sul giro è di 12 secondi e sei decimi, pari al 15 per cento della durata del GP. Complessivamente domenica dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di 30 tonnellate: a Imola aveva sfiorato le 58 tonnellate e mezza e a Monaco superato le 62 tonnellate.
Quasi 200 km/h in 2,4 secondi
Delle sette frenate del GP Gran Bretagna, due sono considerate altamente impegnative per i freni, una è di media difficoltà e le restanti quattro sono light.
La più dura è quella alla curva tre perché i piloti arrivano in accelerazione dal traguardo senza essersi serviti dell’impianto frenante alle curve uno e due e così si presentano a 320 km/h: in soli 2,37 secondi e 130 metri scendono a 125 km/h grazie ad un carico di 150 kg sul pedale del freno mentre la decelerazione è di 4,8 g.
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