F1 | Brembo ci svela i freni della stagione 2017 e parla di Ferrari

Abbiamo visitato il reparto dove vengono prodotti i freni per le Formula 1

Brembo stagione 2017 - Abbiamo visitato la sezione dove vengono prodotti i freni per i Team di Formula Uno come Mercedes e Red Bull. Cambierà molto in questo 2017 anche per gli impianti frenanti ma Brembo è pronta. Si stimano fino a 6G di decelerazione. Interessanti novità anche per quanto concerne la nuova Ferrari.
F1 | Brembo ci svela i freni della stagione 2017 e parla di Ferrari

In una nostra visita alla Factory di Brembo presso il Kilometro Rosso, ossia il Quartier Generale della multinazionale, abbiamo avuto l’occasione di entrare nella sezione dove vengono creati ad arte i freni per diversi Team di Formula Uno: Ferrari, Mercedes e Red Bull anzitutto. L’ingegnere Andrea Algeri ha spiegato come quest’anno la sfida sarà complicata anche per Brembo, mostrando i processi produttivi cominciati già un anno fa. E per un’azienda in grado di vincere 60 titoli nelle principali categorie nel corso del 2015, sarà un’annata davvero interessante sotto molti aspetti.

Anzitutto le pinze freno dovranno sopportare una forza di 80 Gpa. Per questo motivo vengono lavorate da un blocco unico di lega d’alluminio e poi rifinite attraverso diversi passaggi. Esse non variano lungo l’arco di tutta la stagione e la temperatura massima sopportabile è di 200° C, oltre la quale comincia la perdita di prestazioni. I pistoni massimi consentiti restano 6 e la sezione di essi può essere solamente circolare. La loro durata è piuttosto lunga: 10.000 chilometri.

Arriviamo poi alle pompe freno: anch’esse in lega d’alluminio, saranno disponibili in dimensioni da 15 o 22 millimetri, montate anteriormente e posteriormente. La corsa sarà così personalizzata e la pressione interna raggiungibile è di 160 bar, ovvero 150 kg. Che, in poche parole, è la forza impressa dalla gamba del pilota in fase di staccata.

Una profonda analisi è stata svolta sul sistema Brake By Wire (BBW): Dal 2014 con l’introduzione del KERS si è resa necessaria anche questa soluzione. Ma in pratica di cosa si tratta? È un dispositivo che regola il bilancio della frenata al posteriore. Il tutto è gestito autonomamente da una centralina, su cui il pilota può agire attraverso una manopola sul volante. La potenza espressa dal KERS è di 120 kW (il doppio rispetto al 2013) e l’energia recuperata avviene nella fase finale della staccata. Il BBW è collegato all pompa freno posteriore ed in caso di guasto sta al pilota gestire con la massima sensibilità la ripartizione della frenata tra le quattro ruote. Nel peggiore dei casi avviene il ritiro dalla corsa.

Dischi e pastiglie: grazie all’uso del CER (materiale in carbonio del disco freno) si avrà una continuità prestazionale ed un miglior range di utilizzo. Esso ha un’usura contenuta anche alle alte temperature, richiede tempi minimi di warm-up ed ha un ampio range di utilizzo. La vita stimata di ciascun disco è di circa 800 km, ossia un weekend di GP. Il tempo di preparazione di un singolo disco è di ben 6 mesi, durante i quali avvengono più passaggi. In casi più rari, si può arrivare ai 9 mesi. Il range di utilizzo ottimale è tra i 300° ed i 600° C. Il numero di fori supera ormai i 1200 ed un singolo foro ha lo spessore di appena 2,5 millimetri. Per questo Brembo stima che non si possa andare oltre, causa rottura dello stesso disco.

Tra le curiosità, il fatto che i dischi posteriori sono generalmente più piccoli di quelli anteriori: raggiungono i 260 mm di diametro ed hanno uno spessore tra i 32 ed i 28 mm. Inoltre la simmetria dei freni è tra parte sinistra e parte destra, non tra anteriore e posteriore come si potrebbe pensare. In totale si hanno 4 codici (uno per ruota) che vanno testati e preparati per ogni monoposto, oltre ai relativi dati raccolti ed analizzati. La coppia frenante aumenterà del 25% rispetto al 2016 e si potranno raggiungere anche i 6G di decelerazione. Ogni Team inoltre avrà la propria personalizzazione con Brembo, dal momento che alla casa italiana sono già state date indicazioni sulle vetture 2017. Dai dati raccolti, si stima che ogni squadra in media richieda 10 set di pinze, dai 140 ai 240 dischi e fino a 480 pastiglie.

Abbiamo infine avuto modo di chiedere come saranno le vetture di quest’anno. Ci è stato detto che per quanto concerne Red Bull si è optato per una scelta – ancora una volta – estrema. Il gruppo di aerodinamici guidati dal genio di Adrian Newey quest’anno calerà l’asso per sconfiggere la Mercedes quindi. Per quanto concerne Ferrari invece, paiono fondate le voci che la diano poco competitiva inizialmente. Il drastico cambio di regolamento pare aver spiazzato un po’ gli uomini di Maranello, che hanno optato per una scelta più conservativa. Ma alla fine, come sappiamo, sarà la pista a dare ragione.

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