F1 | Bottas: “I critici da divano mi motivano”
"Cerco di evitare quella negatività"
Valtteri Bottas si sta preparando ad affrontare la quinta stagione con i colori della Mercedes e dopo tutto questo tempo, pesa parecchio la differenza con il compagno di squadra, Lewis Hamilton. C’è chi lo ha definito gregario, chi non all’altezza per il volante delle Frecce d’Argento e di fronte a queste critiche, il finlandese ha ammesso di non essere affatto affranto ma piuttosto di averle trasformate in un punto di forza.
Intervistato da Motorsport.com, Bottas ha così commentato:
“Mi motivano parecchio. Ho imparato molto da me stesso per non lasciare che quel genere di cose mi influenzasse. Cerco di evitare quella negatività ma qualunque cosa tu faccia, ci sarà sempre, a volte meno, a volte di più ed è lo stesso con le critiche. Tuttavia, è una motivazione per dimostrare che le persone si sbagliano. Non c’è dubbio però al tempo stesso, mi chiedo perché ci sia quel tipo di critica. Immagino che ci sia sempre un motivo ma non in questo caso, non ho idea di cosa passi per la loro testa”.
Bottas dice che un aspetto che alcuni sottovalutano è l’immensa sfida che deve affrontare nel dover lottare con il più grande pilota di F1 a parità di macchine:
“Le persone che comprendono veramente lo sport guardano i dettagli e pensano di essere nei panni degli altri o dei piloti, credo che capiscano. Però ce ne sono molti, di sicuro in ogni sport, che se ne stanno seduti sulla poltrona e sottovalutano le cose. Da parte mia posso dire che non è un lavoro semplice. Se guardi i numeri, Lewis è il pilota di maggior successo nella storia della F1 e ho bisogno di sfidarlo con velocità e costanza decenti, weekend dopo weekend. Quindi sì, non è un posto facile dove stare ma mi motiva, è il mio obiettivo provare a batterlo. Questo mi farà andare avanti e mi spingerà di nuovo, si spera, a un livello successivo”.
Il 31 enne ha ammesso che ci sono stati momenti nei quali Hamilton ha fatto qualcosa di veramente impressionante che non può comprendere ma cerca sempre di imparare dalle differenze
“Ci sono volte in cui ho faticato a capire come fosse possibile: che si tratti di una singola curva o di uno stint su una determinata pista con una certa mescola di pneumatici. C’è sempre un motivo e noi lavoriamo per questo. La cosa peggiore è lasciare qualcosa che non capisci. So che la squadra ha ingegneri intelligenti, quindi possono sempre cercare le ragioni, dare una spiegazione e dirmi come posso provare a eguagliarlo o fare meglio”.
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