F1 | Alonso è un patrimonio del motorsport, ben venga il suo ritorno in Formula Uno

Lo spagnolo, nonostante viaggi per i 39 anni, è un usato sicuro che non deluderebbe le attese

F1 | Alonso è un patrimonio del motorsport, ben venga il suo ritorno in Formula Uno

Che voglia o non voglia Fernando Alonso fa sempre parlare di sé. Sullo spagnolo, impegnato in queste settimane nella sua prima Dakar, continuano i rumors riguardanti il suo futuro.

Il diretto interessato, intervistato a più riprese negli scorsi giorni, ha dichiarato che scioglierà le riserve nei prossimi mesi e in estate ufficializzerà cosa continuerà a “fare da grande”. Non prima di aver dato l’assalto alla 500 Miglia di Indianapolis (si attende l’ufficialità dell’accordo con Andretti) e con essa alla Tripla Corona centrata nella storia del motorsport dal solo Graham Hill.

Tra le opzioni futuribili di Matador Fernando c’è anche un eventuale ritorno in Formula Uno. In molti però, basta dare un’occhiata sui social, non vedrebbero di buon occhio questo scenario di mercato. Un pensiero che onestamente si fa fatica a comprendere, visto il talento di Alonso che nonostante viaggi verso i 39 anni dimostra di avere una tenuta psico-mentale eccellente non avendo mostrato il benché minimo logorio fisico neanche in una competizione da “lotta per la sopravvivenza” come la mitica Dakar.

Lasciato il Circus a fine 2018, andando alla ricerca di nuove battaglie, vinte come il titolo nel WEC e la vittoria nella 24 Ore di Le Mans con la Toyota, Alonso potrebbe così decidere di tornare in quella top class che lo ha lanciato e che lo ha fatto diventare grande nel corso della sua carriera.

Con le dovute proporzioni Fernando potrebbe essere visto come quell’Ulisse che, dopo aver peregrinato in giro per il mondo, torna nella sua Itaca.  Oppure, senza scomodare alcun mito omerico, facendo un paragone calcistico potrebbe rappresentare quel colpo alla Zlatan Ibrahimovic. Un usato sicuro che non delude mai.

Malgrado Fernando non possa ambire a uno dei tre top team (Mercedes, Ferrari e Red Bull hanno infatti sempre detto no, anche recentemente, all’opzione Alonso) potrebbe sicuramente essere utile a una scuderia di seconda fascia soprattutto in un anno, come il 2021, dove con l’introduzione del nuovo regolamento tecnico/sportivo l’esperienza sarà fondamentale.

Vero che un pilota come Alonso vive per la vittoria, ma al tempo stesso questo scenario potrebbe rappresentare una grande sfida. E chi meglio di Fernando è abituato alle sfide?

Anche perché tra un pilota dotato di poco talento, ma pagante, e una della caratura tecnica di Alonso la scelta dovrebbe essere ovvia e naturale. Anche se purtroppo il più delle volte la necessità economica viene anteposta alla razionalità.

Ecco perché Alonso, pilota trasversale e più che mai patrimonio del motorsport, merita solo rispetto per quello che ha dato e per quello che (chi sa!) potrebbe continuare a dare all’universo della Formula Uno.

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