F1 | Allison stronca la Mercedes W13: “Un progetto ingenuo”
Sulle novità alla W14 ha invece rivelato: "Le novità hanno più o meno funzionato, ma siamo ancora troppo lenti in curva"
F1 Mercedes W13 Allison – In una lunga chiacchierata concessa alle colonne di Auto Motor Und Sport, James Allison ha stroncato senza mezzi termini la filosofia di costruzione della Mercedes W13 dello scorso anno, precisando come l’intero progetto – varato dall’ex DT della squadra, Mike Elliott – sia stato “ingenuo” e deficitario in termini di performance.
Al contrario delle previsioni, la scuderia anglo-austriaca non è riuscita rispettare la finestra di funzionamento della filosofia zero-pods (la vettura doveva girare in pista ad una altezza da terra molto bassa), creando non solo uno scompenso aerodinamico, ma anche un effetto porpoising troppo “invadente” per la guida dei piloti. Problematiche importanti che, col tempo, hanno portato lo staff tecnico q cambiare completamente la filosofia di costruzione della vettura, pance e fondo in particolare.
“La W13 è stata progettata con il presupposto, ingenuo, che potesse essere utilizzata ad un’altezza da terra molto bassa, il più bassa possibile”, ha affermato l’Ingegnere inglese. “Strada facendo, però, ci siamo resi conto che tutto ciò non era possibile. Abbiamo dovuto alzarla e questo ci ha portato ben fuori dalla finestra di funzionamento ideale. Con il passare della stagione abbiamo imparato come ottenere maggiore performance, anche alzandola, e tutto ciò ci ha portato ad ottenere dei risultati migliori sul finale del campionato. Ci siamo garantiti una posizione migliore”.
Sulle novità tecniche introdotte sulla W14 ha invece dichiarato: “L’aggiornamento ci sta offrendo i riscontri che speravamo, più o meno. Toto è cauto nei giudizi perchè il lavoro di sviluppo non è ancora stato completato. Abbiamo migliorato la vettura nelle curve a media-alta velocità, ma pecchiamo ancora in quelle lente e speriamo di migliorare questa condizione con il prossimo pacchetto. Le novità ci hanno consentito di guadagnare due decimi, ma abbiamo bisogno di qualche altro cambiamento prima di poter essere davvero competitivi”.
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