F1 | Alain Prost: “L’istinto del pilota dovrebbe ricoprire un ruolo chiave”
"Il DNA della F1 deve rimanere tale, no ai team clienti!", ha detto il campione francese
In questi mesi di stop la Formula 1 ha avuto modo di ripensare un po’ a quello che sarà il proprio futuro: il regolamento tecnico 2021 è stato spostato innanzitutto di un anno (ma non è escluso che possa anche essere prorogato, ci sono molti discorsi in ballo ancora, ndr), il tema del budget cap è stato praticamente all’ordine di ogni giorno e si è pensato di come dare una mano ai piccoli team in questi momenti di grossa difficoltà. Si è parlato di team clienti, componenti standard per il futuro e chi più ne ha, più me metta, ma non tutti sembrano essere d’accordo a certe discussioni. Alain Prost, quattro volte campione del mondo e uno dei più forti di sempre, ha dichiarato come la Formula 1 debba mantenere intatto il suo DNA, dando nuovamente ai piloti un ruolo chiave, come ai suoi tempi.
“Il DNA della Formula 1 deve rimanere tale – ha detto Prost a L’Equipe. I team devono essere costruttori, una squadra deve creare la propria auto, anche se ci dovessero essere delle componenti standard: non credo tra l’altro che siano una cattiva idea. Ma l’idea che le squadre vendano le proprie auto ai cosiddetti “Team B” o più piccoli è impensabile, almeno per me, anche perché così facendo non avrebbero alcuna possibilità di vincere. Bisogna dare la possibilità a tutte le squadre di poter raggiungere la vittoria, magari attraverso delle innovazioni, diversificando un po’ il modello aerodinamico! Io ad esempio iniziai il GP di Las Vegas del 1981 con gomme da qualifica all’anteriore, perché non avevo ancora rodato il mio set da gara. Nessuno avrebbe potuto replicare quella idea, funzionava solo grazie alle caratteristiche della mia macchina e del mio stile di guida. Oggi devi essere in grado di sviluppare senza essere copiato dal tuo avversario: dobbiamo riportare in primo piano l’innovazione e il pilota, riducendo al contempo la fornitura delle informazioni. L’istinto del pilota dovrebbe ricoprire nuovamente un ruolo chiave”.
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