Circuito del Bahrain: Un giro con Alex Wurz

Circuito del Bahrain: Un giro con Alex Wurz

Saliamo a bordo con il terzo pilota Alex Wurz per un emozionante giro del Bahrain International Circuit.

“Il circus della Formula Uno ama la tappa del Bahrein. Non si tratta semplicemente di vivere qualche giorno in un altro paddock, bensi' di visitare la citta' vicina all’autodromo, piena di vita e ricca di ristoranti e locali.

“Il pomeriggio, si leva generalmente un forte vento, che trasporta sabbia sulla pista. Questa situazione condiziona i piloti principalmente nelle qualifiche, quando tutti desiderano girare per ultimi, quando la pista e' nelle condizioni migliori. Quindi, alla fine si creano sempre situazioni di grande traffico nelle quali districarsi.

“Il BIC e' una delle piste piu' lente disegnate da Hermann Tilke, ma e' ugualmente abbastanza interessante. Dal punto di vista tecnico, l’impianto frenante e la trazione sono fattori cruciali, come dimostra la staccata violenta alla Curva 1, nella quale si passa dalla settima marcia, quando si e' a 300 km orari, alla prima. È in questo punto che si possono sfruttare le migliori opportunita' di sorpasso.

“La n. 2 e' una curva sinistrorsa, la quale si dimostrera' piuttosto impegnativa a seguito dell’abolizione del controllo della trazione in quanto e' molto scivolosa. A causa di questa caratteristica, potremmo assistere a bruschi sovrasterzo. La Curva 3, filante e senza problemi, porta alla Curva 4 a destra, affrontata in terza. È una curva con camber negativo, che potrebbe porre qualche problema data la mancanza del controllo della trazione.

“Si arriva quindi a una parte molto interessante del tracciato, la veloce chicane destra-sinistra. È un tratto divertente, ma puo' essere penalizzante dal punto di vista dell’assetto, in quanto se non fosse per questa sezione, si adotterebbero regolazioni piu' morbide. Cosi', invece, occorre mantenere una certa rigidita' di rollio per affrontare questo repentino cambio di direzione.

“Si arriva quindi al tornantino, che con il progressivo gommarsi nel weekend offre un sempre maggiore grip. L’uscita risale la collinetta immettendo in un lungo curvone a sinistra, che si stringe portando a una curva a gomito a sinistra. In questa curva, a causa del camber negativo e del punto di scollinamento, tutti bloccano un po’ la gomma anteriore interna diventata scarica. La trazione e' importantissima in fase di uscita perché ci si immette su un altro rettilineo, dove si innesta fino alla sesta marcia prima di scalare alla terza per la successiva curva a sinistra. È in base a questa curva che deciderei il bilanciamento aerodinamico della macchina, ovvero l’entita' di deportanza”.

“Dopo questa curva, segue un lungo tratto in salita che immette in un filante curvone a destra. L’anteriore sinistra resta sotto carico per un lungo intervallo, poi si arriva a un’altra curva destrorsa, che costituisce un buon punto per i sorpassi se la macchina che precede ha gia' sfruttato molto le gomme. Poi, un lunghissimo rettilineo porta all’ultima curva, dove e' facile arrivare lunghi. In questo punto, si rischia infatti di perdere piu' di quanto si possa guadagnare, in quanto e' importantissimo uscire puliti dalla curva per immettersi sul rettilineo del traguardo.”

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