Briatore: “La Ferrari deve lasciare Maranello”
E sul Circus del futuro l'ex manager dice no alle gare senza glamour
E’ stato uno dei suoi cavalli di battaglia nei momenti buoni delle vittorie e delle sfilate tra il Twiga e il Billionaire e pure ora che è costretto a guardare il Circus dall’esterno Flavio Briatore è tornato a rammentarlo. Il guaio principale della Ferrari è avere base in Emilia.
“Per riprendere a vincere la Scuderia dovrebbe stabilizzarsi in termini di dirigenza ma soprattutto internazionalizzarsi. È difficile che qualcuno accetti di andare a Maranello. Non è certo un posto in cui chi viene dall’Inghilterra sogna di vivere. Insomma, dovrebbe cambiare – le parole del manager di Verzuolo a GR Parlamento – Per mia ventennale esperienza posso dire che le cose non succedono con i miracoli. Ci vuole creatività, inventiva e materiale umano. Nel Regno Unito in 60 chilometri ci sono dieci team, il Cavallino invece si trova in un luogo molto lontano e logisticamente paga dazio per questo”.
In seguito a proposito del primo GP di Baku che ha visto trionfare Rosberg e dei fantomatici progressi della Rossa il 66enne ha sottolineato: “Se Hamilton non avesse sbagliato a schiacciare dei bottoni avrebbe chiuso alle spalle di Nico e per Vettel non ci sarebbero state speranze. Oggi esiste solo la Mercedes. Dall’anno scorso a mio avviso non è cambiato nulla. Il divario resta sempre superiore al secondo”.
Poi una piccola stoccata al Presidente Sergio Marchionne: “È un entusiasta e ci ha messo la faccia. Personalmente però avrei fatto meno proclami…”.
Qunidi una perla sul futuro della F1: “Bisognerebbe eliminare le gare senza glamour. Almeno 5 o 6 che non hanno senso. Manterrei invece alcune vintage come Monza con magari il ritorno di Francia e Germania”.
Infine un pensiero a Michael Schumacher: “Intorno a lui c’è un cordone impenetrabile. Notizie si possono avere solo da Todt e Massa. Da quel che so c’è soltanto da pregare. Di dottori ne ha già troppi”.
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